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PGA Championship: Edoardo Molinari continua il suo show! In tre al comando

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Il Valhalla come il Royal Liverpool, almeno per un pezzo d’Italia. Quello rappresentato da un eccezionale Edoardo Molinari, quarto dopo il primo round del PGA Championship, ultimo Major stagionale. Il torinese sembra averci preso gusto e ha attaccato senza paura il percorso di Louisville, nonostante le sostanziali differenze con il campo di Hoylake, realizzando uno score di 66 (-5). Dodo ha impresso una svolta al proprio giro nella parte centrale dopo il birdie della 1, con quattro birdie consecutivi tra la 7 e la 10; nelle seconde 9, malgrado i due bogey, Molinari ha mantenuto alto il livello di gioco e non è sprofondato, con altri due birdie.

Edoardo paga un colpo di ritardo dal terzetto attualmente in prima posizione, formato dall’inglese Lee Westwood e dagli statunitensi Kevin Chappell e Ryan Palmer, a quota 65 (-6). Il primo, a caccia del primo Major dopo averne giocati quasi 70, ha realizzato otto birdie e due bogey; giro perfetto, invece, per Chappell, con sei birdie, mentre Palmer ha movimentato la sua scorecard con sette birdie ed un bogey.

I tre al comando, però, sentono già il fiato sul collo dell’uomo da battere, nonché il dominatore indiscusso di questo scorcio di stagione. Rory McIlroy non ha voluto farsi attendere e, nonostante un clamoroso doppio bogey ad un Par 5 seguito da un bogey, con otto birdie complessivi ha attutito il colpo e si ritrova pari merito con Edoardo Molinari, in quarta posizione. Ma non è il solo favorito già a -5, alla luce delle ottime prestazioni dello svedese Henrik Stenson e dello statunitense Jim Furyk, autori rispettivamente di sei birdie ed un bogey e di un round pulito con cinque birdie. Immacolato anche lo score dell’inglese Chris Wood, anch’egli al quarto posto. Chiudono la Top 10 due nomi a sorpresa, il finlandese Mikko Ilonen e lo statunitense Jerry Kelly, noni con 67 (-4).

Inizio senza squilli, ma indicazioni positive, per Rickie Fowler, Phil Mickelson e Jason Day, 20esimi con -2. Si accontentano di un -1, invece, Sergio Garcia, Bubba Watson, Martin Kaymer, Justin Rose e Zach Johnson, 35esimi. Freno a mano tirato per Adam Scott, Jordan Spieth, al 54° posto pari al Par. Continuano le difficoltà per Tiger Woods, soprattutto con il drive, che lo costringono ad un pesante round in +3 e alla 109^ posizione.

Differentemente da Hoylake, a brillare non è tutta la truppa italiana. Francesco Molinari non riesce a trovare le giuste misure al campo, nonostante i soliti tanti green con i colpi regolamentari. Al doppio bogey iniziale, il torinese ha reagito con tre birdie nelle prime 9, ma nella seconda parte di percorso due bogey ed un birdie non gli hanno permesso di andare oltre il Par (71) e la 54esima posizione.

Catastrofiche, invece, le 18 buche di Matteo Manassero. Il veronese, di fatto, esce già di scena a meno di improbabili miracoli nella seconda giornata, a causa di un 80 (+9) caratterizzato da statistiche terrificanti e da uno score tra i peggiori della sua carriera: nessun birdie, tre bogey e tre doppi bogey, che lo hanno relegato sul fondo della classifica in 147esima posizione.

A sorpresa, inoltre, si è ritirato il detentore del titolo, Jason Dufner, per problemi al collo dopo appena 10 buche.

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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

Foto: Federgolf

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