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PGA Championship: inarrestabile McIlroy, è davanti a tutti! Cala Dodo Molinari, 17°

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Qualche piccolo intoppo nelle prime 18 buche gli avevano impedito di prendere il comando delle operazioni fin dall’inizio, ma Rory McIlroy ha deciso di non voler attendere troppo per impossessarsi del PGA Championship, ultimo Major stagionale. Il nord-irlandese, forte di un gioco complessivamente devastante, guarda tutti dall’alto – come abituato a fare nell’ultimo mese – a quota -9 (133 – 66 67), dopo aver domato il Valhalla con quattro birdie, un eagle e due bogey. Impossibile tenergli testa.

Ci proveranno l’australiano Jason Day, talento purissimo ma ancora incostante, e l’esperto statunitense Jim Furyk. L’aussie, però, ha dimostrato la sua qualità firmando il miglior punteggio di giornata, un 65 (-6) con cui è balzato in seconda posizione a -8 (134 – 69 65), grazie a cinque birdie, un eagle ed un bogey. Al 43enne americano, invece, è bastato un 68 (-3) per mantenersi nelle zone nobili della classifica, con due birdie consecutivi nel finale. Ryan Palmer, uno dei leader di ieri, si aggrappa alla quarta posizione a -7 (135), dopo aver girato in 70 (-1), e si ritrova in compagnia dell’onnipresente Rickie Fowler, sempre tra i primi 5 nei tre Major precedenti e autore di un -5, e della sorpresa finlandese Mikko Ilonen. Sembra essersi risvegliato dal torpore Phil Mickelson, che con un 67 (-4) si ritrova ora in settima posizione con -6 (136); decisivo un eagle arrivato proprio all’ultima buca. Lefty è pari merito con l’austriaco Bernd Wiesberger, autore finora di un torneo regolare e senza troppe sbavature. Folto il gruppo che chiude la Top 10 in nona posizione, a -5 (137), tra cui anche Lee Westwood, scivolato dalla prima posizione con un +1: con lui lo svedese Henrik Stenson, lo statunitense Steve Stricker, il canadese Graham DeLaet, il francese Victor Dubuisson, l’olandese Joost Luiten e il sudafricano Louis Oosthuizen.

Incappa in una giornata negativa Edoardo Molinari, in maggiori difficoltà senza il devastante putt di ieri. Il torinese realizza due bogey e sedici Par, per un round in 73 (+2) che lo costringe ad abbandonare la Top ten, per la provvisoria 17esima posizione a -3 (139 – 66 73). Il weekend ci dirà se Dodo sarà in grado di rialzarsi, come già accaduto tre settimane fa al Royal Liverpool. Barcolla, ma non molla, Francesco Molinari, 53° pari al Par (142 – 71 71) ma in alcuni frangenti virtualmente eliminato dal torneo. Il minore dei fratelli torinesi, però, ha messo a posto la faccenda senza nemmeno doversi prodigare in rimonte di sorta. Considerando l’eliminazione prematura di Stephen Gallacher, diretto avversario per la wild card in chiave Ryder Cup, Chicco dovrà sfruttare a pieno il Moving Day e riportarsi in alto. Matteo Manassero, dopo la scoppola del primo round, ha concluso mestamente il torneo in 142esima posizione con un pesantissimo +15 (157 – 80 77). Il veronese è riuscito a firmare il primo ed unico birdie della settimana alla 17esima buca, ininfluente poiché preceduto anche da cinque bogey e da un doppio bogey.

Tanti i big lontani momentaneamente dalle prime posizioni. Adam Scott è solo 26° con -2. Sergio Garcia, Luke Donald, Zach Johnson, Justin Rosee Bubba Watson sono invece 53esimi pari al Par, mentre ha superato il taglio per il rotto della cuffia Graeme McDowell, 69esimo a +1. Non sembravano esserci chance, invece, per Tiger Woods. E così è stato. Lo statunitense è protagonista di un altro 74 (+3) e saluta Valhalla in 117esima posizione a +6. Quello di Woods non è l’unico nome di peso ad uscire di scena precocemente: lo stesso destino ha caratterizzato Martin Kaymer (75°, +2), Keegan Bradley (95°, +4), Jordan Spieth (117°, +6) e Thomas Björn (128°, +8).

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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

Foto: Twitter Sports Center

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