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Rugby Championship: gli imbattibili All Blacks per confermarsi

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Solo tre giorni, poi sarà Rugby Championship. La terza edizione del vecchio Tri Nations, è ormai alle porte; sabato 16 agosto è una data da circoletto rosso per tutti gli appassionati della palla ovale, in trepida attesa per uno dei tornei più spettacolari nel panorama mondiale rugbistico. Ad inaugurarlo, All Blacks e Australia (ore 12:05, diretta su Sky Sport 2), ed è proprio dai campioni in carica che inizia il nostro viaggio alla scoperta delle quattro partecipanti.

All Blacks significa prima di tutto il mito della palla ovale. Un mito alimentato, se mai ci fosse bisogno di farlo ulteriormente, dall’incredibile striscia di 17 vittorie consecutive, a cui ne manca soltanto una per stabilire il record  assoluto (Cipro, arrivato a 23, non è ancora un’affiliata dell’IRB). Di questi tempi, lo scorso anno, ci sarebbero stati pochi dubbi sul 18esimo successo, ma dopo un 2013 di sole vittorie (ben quattordici) i test di giugno hanno riconsegnato alla platea internazionale degli All Blacks potenzialmente devastanti come di consueto, ma con qualche problema di tenuta e di cattiveria agonistica, evidenziati da un’ottima Inghilterra. L’aura di imbattibilità degli ultimi mesi è rimasta pressoché intatta, ma Springboks e Wallabies potrebbero trovare degli spiragli per attaccare le difese apparentemente inaffondabili dei campioni del mondo.

Steve Hansen avrà a disposizione la consueta rosa di livello stellare, con poche novità rispetto al 2013. I volti nuovi sono rappresentati da Patrick Tuipolotu, Dominic Bird e Malakai Fekitoa, quest’ultimo particolarmente brillante nel suo esordio contro l’Inghilterra. Solo il campo ci dirà se le tre new-entry riusciranno fin da subito a ritagliarsi uno spazio tra i delegati a far restare la Nuova Zelanda dove da (quasi) sempre è abituata ad essere, in cima a tutti. A guidarli non ci sarà la sapienza e il mancino di Dan Carter, perlomeno per la prima parte del torneo, ma di leader, carismatici e non, ce ne sono a bizzeffe: Richie McCaw, tanto per citarne uno, Kieran Read, il capitano, Keven Mealamu, Liam Messam, Ma’a Nonu, Conrad Smith, Israel Dagg e Ben Smith. Basterebbero questi nomi, forse, per decretare la vincitrice del Rugby Championship.

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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

Foto: Official Twitter Planet Rugby

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