Rugby Championship: l’Australia vuole tornare grande

Dopo aver strapazzato la Francia nella serie di test match a giugno, l’Australia si avvicina al Rugby Championship con l’intenzione di mettere i bastoni fra le ruote ad All Blacks e Sudafrica, più di quanto non sia riuscita a fare lo scorso anno. Le scialbe prestazioni dello scorso anno sembrano ormai alle spalle e i Wallabies sono pronti a prendersi la loro personalissima rivincita.

La Nazionale di coach Ewen McKenzie è indubbiamente quella che desta le maggiori curiosità ai nastri di partenza. L’ex allenatore dei Reds, in un anno, è apparentemente riuscito a dare una nuova identità alla squadra dopo la gestione non propriamente ortodossa targata Robbie Deans, culminata con la pesantissima sconfitta nella serie contro i Lions. Le basi su cui costruire un team di altissimo livello, che possa competere anche con gli All Blacks, d’altronde c’erano abbondantemente, basti guardare il reparto dei trequarti: una sfilza di fenomeni, in grado di creare gioco e spaccare le difese avversarie in un amen, da Nic White a Bernard Foley, passando per Kurtley Beale, Matt Toomua, Adam Ashley-Cooper e soprattutto Israel Folau, al momento il giocatore che meglio il talento fuori dal comune allo spettacolo. Una forza della natura, impossibile da fermare al primo placcaggio. La linea arretrata, insomma, creerebbe sconforto a qualunque difesa, anche perché McKenzie è riuscito nell’impresa di amalgamare l’immensa qualità a disposizione e creare una macchina che, se messa in moto, ha le capacità per far impazzire chiunque (chiedere alla Francia). La vera cartina al tornasole, però, sarà il rendimento dei primi cinque uomini. Quella wallabie è stata una delle mischie più reattive nel reagire al cambio di regole dello scorso anno, ma con il passare dei mesi il pack australiano è tornato altalenante come ci aveva abituato in precedenza. E senza delle fasi di conquista solide, mettere sul piede avanzante tutta l’esplosività e la tecnica dei trequarti diventa oltremodo difficile.

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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

Foto: Twitter SA Rugby Magazine