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Rugby, i movimenti del mercato estero: Tolone fa i botti, ma è tutta la Francia ad ammaliare

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Regina di Francia, regina d’Europa e regina… del mercato. Il Tolone del vulcanico presidente Mourad Boudjelllal fa la voce grossa dentro e fuori dal campo con la consueta campagna acquisti in grande stile, quantomai necessaria per il ritiro di una leggenda come Jonny Wilkinson. Sostituire il talento ed il piede dell’inglese, di fatto, è pressoché impossibile, ma i campioni d’Europa si sono ‘accontentati’ del miglior piazzatore del pianeta, il gallese Leigh Halfpenny, uno dei giocatori più determinanti dell’intera Ovalia. Boudjellal, inoltre, ha voluto puntellare la rosa con altri due faraonici innesti: l’australiano James O’Connor, genio e sregolatezza ma capace di spaccare in due le difese avversarie, e il georgiano Mamuka ‘Gorgodzilla’ Gorgodze, una forza della natura.

Ma Tolone è soltanto la punta di diamante del Top 14, il campionato più ricco al mondo e sempre più meta di grandi campioni e fuoriclasse dal resto d’Europa e dall’Emisfero Sud. A Clermont è sbarcato il gallese Jonathan Davies, che formerà con Fofana una delle coppie di centri più devastanti del Vecchio Continente per qualità e tecnica individuale. Stessa meta per l’ex All Black Zac Guildford, mentre l’ex capitano dei Wallabies Ben Mowen ha deciso di rinunciare ai Mondiali 2015 e di accasarsi a Montpellier. Destinazione Racing Métro, invece, per il neozelandese Casey Laulala, uno dei punti fermi del Munster negli ultimi anni, mentre Toby Flood, una delle migliori aperture d’Inghilterra, attraversa la Manica e approda a Tolosa. Colpo ad effetto per la neo-promossa Lione, che ha rimpiazzato Chabal con la leggenda australiana George Smith.
Per quanto riguarda i movimenti ‘interni’, è proprio il Racing Métro a mettere a segno alcuni dei colpi più interessanti, con gli ingaggi di Brice Dulin, Antonie Claassen (Castres) e del gallese Luke Charteris (Perpignan). Acquisti di rilievo, tanto per cambiare, anche per Tolone, che mette le mani su Gerhard Vosloo, Fabien Barcella e Romain Taofifenua. A Clermont tenteranno di risalire anche grazie a Sebastien Vahaamahina e Camille Lopez, mentre nella rosa de Les Jaunards non ci sarà più il neozelandese Sitiveni Sivivatu, nuova freccia del Castres. Ha trovato posto a Bordeaux, invece, uno dei volti nuovi della Nazionale francese, l’ala Sofiane Guitoune, altro simbolo dell’esodo da Perpignan dopo la retrocessione.

Forse meno ambita negli ultimi anni, ma non meno prestigiosa, la Premiership inglese, in cui spicca soprattutto il mercato di Gloucester. I cherry & white si sono assicurati un pacchetto di giocatori dal rendimento assicurato come l’ex All Black John Afoa, i gallesi James Hook e Richard Hibbard, l’argentino Mariano Galarza e lo scozzese Greig Laidlaw. I campioni d’Inghilterra dei Northampton Saints, invece, hanno preferito promuovere alcune pedine dall’Academy ma senza svenarsi sul mercato, mantenendo l’ossatura della squadra della scorsa stagione. Molto attivi, al contrario, i Leicester Tigers, protagonisti assoluti dello smembramento del Benetton Treviso, da cui hanno prelevato ben quattro uomini (Rizzo, Ghiraldini, Barbieri, Loamanu), oltre alla talentuosa apertura Freddie Burns. I Saracens, vice-campioni d’Europa e d’Inghilterra, perdono Borthwick (ritiro) e Stevens (Sharks) ma trovano l’argentino Juan Figallo e lo scozzese Jim Hamilton. I Wasps si prendono Lorenzo Cittadini ma, soprattutto, il samoano Alapati Leiua, mentre il suo connazionale Alesana Tuilagi rientra nella terra d’Albione per accasarsi ai Newcastle Falcons, meta anche del nostro Joshua Furno, considerato uno dei migliori colpi del mercato (clicca qui per approfondire). I London Welsh si sono assicurati addirittura il neozelandese Piri Weepu, 71 volte in maglia All Black, gli Harlequins punteranno forte su Marland Yarde mentre a Bath sbarca la stella del Rugby League inglese, Sam Burgess.

Il mercato di francesi e inglesi, probabilmente, ha scavato ulteriormente il solco esistente tra Top 14, Premiership e la maggior parte del Pro12, campionato per forza di cose meno appetibile dei due diretti concorrenti. L’unica a poter resistere allo strapotere estero sembrerebbe Leinster, sebbene il vuoto lasciato da Brian O’Driscoll appaia incolmabile. I detentori del titolo celtico hanno prevalentemente promosso atleti dall’Academy, ma non si sono lasciati sfuggire l’australiano Kane Douglas, seconda linea dai Waratahs. Perdono qualche pezzo anche i Glasgow Warriors (Cusiter, Jackson, Low), che ritrovano Euan Murray in prima linea e prelevano James Downey dal Munster. Proprio la Red Army mette a segno uno dei colpi più interessanti con l’apertura Tyler Bleyendaal dai Crusaders e, inoltre, riportano Robin Copeland in Irlanda. Tutto da scoprire, invece, il nuovo Ulster, non tanto per il mercato in sé ma per l’addio di coach Mark Anscombe, un fulmine a ciel sereno per l’intero ambiente della franchigia. Nessun nome di rilievo in entrata, ma due acquisti interessanti come i sudafricani Franco van der Merwe (seconda linea) e William Herbst (pilone). Prelevato dalle Zebre anche il pilone David Ryan. Rifondazione in corso agli Ospreys, che hanno liberato sei giocatori di peso, tra cui Matthew Morgan, Tom Isaacs, Joe Rees, Ian Evans e Ryan Jones, oltre al già citato Hibbard, per puntare su molti giovani provenienti dall’Academy e su nomi tutt’altro che di primo livello. Porte girevoli, come di consueto, per Connacht, ma anche due importanti innesti, entrambi dai Chiefs: il centro Bundee Aki e addirittura l’estremo Mils Muliaina, 100 Caps con gli All Blacks. Impresa dei Cardiff Blues che trattengono Sam Warburton, oltre ad assicurarsi il talentuoso mediano d’apertura Gareth Anscombe, mentre Edimburgo e Dragons volano basso cercando di non indebolire ulteriormente l’organico.

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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

Foto:  Twitter Welsh Rugby Union

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