Calcio

Serie A: pochi italiani, ma non mancano i talenti

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Un giorno al via della Serie A 2014-2015. Anzi, quattordici ore: il prossimo campionato inizierà infatti domani con Chievo Verona-Juventus delle 18. Con sempre meno fuoriclasse – sono stati ceduti Balotelli, Benatia e potrebbe partire anche Vidal – e, soprattutto, meno italiani titolari, si preannuncia una stagione mediocre e poco esaltante. Non mancano, però, i giovani talenti azzurri: qualche squadra ne vanta parecchi, altre appena uno, ma Conte e Di Biagio sono pronti a pescare al meglio per le proprie nazionali.

L’osservato numero uno sarà Stephan El Shaarawy, reduce da una stagione da dimenticare al più presto e chiamato a riprendere quello stupendo filo interrotto nel gennaio 2013 con l’arrivo in rossonero di Mario Balotelli. A quei tempi, l’ala del Milan viaggiava poco più che 20enne alla media di un gol a partita: poi iniziarono il calo ed i problemi fisici, ora alle spalle e pronti ad essere archiviati a suon di gol con Inzaghi in panchina. Tra le fila milaniste si attende molto anche da Mattia De Sciglio, sperando che non subentrino i tanti infortuni accusati l’anno passato, e dal classe 1995 Bryan Cristante, già in rete nella scorsa edizione della Serie A contro l’Atalanta.

Proprio in casa bergamasca crescono le stelle di Giacomo Bonaventura – ormai quasi una certezza – e Davide Zappacosta, titolare fisso nell’under 21. Tocca poi al Cagliari, ricco di talento e con un maestro nel lavorare con i giovani come Zdenek Zeman in panchina: Samuele Longo gongola da centravanti, potrebbe lanciarsi definitivamente Lorenzo Crisetig in mediana. Anche l’Empoli ha i suoi gioielli: Simone Verdi sulla trequarti e Daniele Rugani in difesa, potrebbero imporsi a suon di gol e chiusure. Nella Roma c’è Mattia Destro, bomber dal fiuto del gol sopraffino che nell’ultima stagione non ha trovato la giusta continuità: se non dovesse partire (è forte l’interesse del Chelsea su di lui) avrebbe tutte le carte in regola per sfondare il muro delle venti reti.

Capitolo Fiorentina: in viola c’è probabilmente l’azzurrino con più talento di tutti, quel Federico Bernardeschi che ha incantato in Primavera e nel prestito al Crotone. Troverà poco spazio, ma è solo 20enne: può giocarsi le sue carte al meglio e brillerà sicuramente nel futuro. Può essere l’anno dell’esplosione anche per Manolo Gabbiadini (Samdporia): gran piede ma scarso fiuto del gol, se riuscisse a trovare la porta con maggiore continuità tornerebbe molto utile anche in nazionale.

Infine, spazio dedicato ai portieri. Dopo anni di lamentele per la mancata fiducia da parte delle società, ci sono Genoa, Cesena, Udinese, Cagliari e Chievo pronti ad affidarsi a giovani azzurri. Si tratta di Mattia Perin, Nicola Leali, Simone Scuffet, Alessio Cragno e Francesco Bardi: l’importante sarà non fermarsi ai primi errori, pur in un palcoscenico esigente come la Serie A. Le qualità ci sono e prima o poi il talento brillerà.

 

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