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Serie A – Sabato il via: campionato incerto, chi dopo la Juventus?

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Due giorni al via della nuova edizione della Serie A, un campionato che si prospetta sempre più povero di fuoriclasse e più incerto che mai dopo le tante vicende vissute dalla Juventus tri campione in carica. Riusciranno i bianconeri a confermarsi e calare il poker dopo l’addio di Conte, l’arrivo di Allegri e soprattutto a fronte di un Vidal sempre più richiesto dal Manchester United intenzionato a strappare dall’Italia il cileno in extremis? E la Roma, che potrebbe non tenere Destro dopo aver già ceduto Benatia, saprà essere competitiva nonostante la Champion League? E il Napoli? E le milanesi? E la lotta salvezza? Scopriremo tutto in nove mesi, da fine agosto a metà maggio.

SCUDETTO – Juventus, Roma o Napoli. Le gerarchie sono al momento queste, anche se intorno a tutte e tre le squadre rimangono parecchi dubbi. La fame dei bianconeri, reduci dal tris firmato Conte e chiamati a ripetersi con Allegri in panchina, la tenuta dei giallorossi ancora privi di Strootman e con il solo Iturbe come unico rinforzo di livello e la continuità del Napoli, eliminato dalla Champions League e dunque estremamente ridimensionato in fatto di obiettivo e mercato. Chi cadrà meno in queste falle, probabilmente, alla fine trionferà.

CHAMPIONS LEAGUE – Un gradino sotto ci sono Inter e Fiorentina. I nerazzurri di Mazzarri potrebbero rivelarsi la vera sorpresa della stagione: mercato intelligente e tanta fame, l’obiettivo può non essere solo il terzo posto. Il passato è pieno di squadre partite come quinta/sesta forza e poi prime al rush finale. Occhi puntati su Icardi, goleador dei lombardi, ma anche sulla definitiva esplosione di Kovacic. I viola, invece, sono legati principalmente alle condizioni di Rossi, condizioni che al momento preoccupano e non poco i tifosi toscani. Scalpita, però, quel Mario Gomez praticamente non impegnato l’anno passato: se dovesse rimanere anche Cuadrado sarebbe una formazione organizzata, temibile e divertente da vedere.

EUROPA LEAGUE – Scendendo con le gerarchie si incontrano Milan e Lazio. Enigmatico, come sempre, il mercato dei rossoneri: ceduto Balotelli e non confermati Kakà e Taarabt, i colpi saranno piazzati nelle ultime ore. Si seguono una punta, un’ala ed un centrocampista di qualità: almeno due su tre dovrebbero arrivare e i nomi indicheranno le ambizioni del Diavolo. Inzaghi ha fame e può far bene, El Shaarawy vuole riscattarsi, ma con l’attuale materiale è difficile ipotizzare un ritorno in Champions League. I capitolini, invece, hanno completato un mercato tatticamente intelligente e nemmeno troppo dispendioso e se trovassero la giusta continuità e fiducia della piazza potrebbero tornare ai livelli di qualche stagione fa. Attenzione a Keita, pronto allo sprint finale sul rettilineo di campione.

METÀ CLASSIFICA – Vasto, come sempre, il lotto delle partecipanti che partono con la speranza di terminare una stagione tranquilla. Magari sognando l’Europa come Parma e Torino l’anno scorso, che si sono scoperte grandi strada facendo. Ducali e granata sono proprio le prime due della lista, nonostante le tante cessioni: giocatori di talento come Cassano e Quagliarella (e Cerci, se dovesse rimanere) sono sempre una garanzia. Seguono Genoa e Sampdoria, con i rossoblu che hanno operato meglio sul mercato rispetto alle vulcaniche scelte del nuovo patron Ferrero: Matri e Pinilla possono rilanciarsi sotto la nord. C’è poi l’Udinese dell’immortale Di Natale, l’Atalanta di Denis e Bonaventura, il Cagliari di Zemanlandia (non adatto ai cuori deboli) ed il Verona di Toni.

LOTTA SALVEZZA – Nessuno è spacciato a priori – il Sassuolo della passata stagione insegna – ma senza dubbio Cesena ed Empoli dovranno sudarsi l’eventuale salvezza fino all’ultimo secondo della trentottesima giornata. Pochi gli innesti di qualità dopo la promozione: i romagnoli si affidano a Marilungo, i toscani al talento (mai definitivamente esploso) di Verdi e all’esperienza di Tavano e Maccarone. Una marcia in più per il Palermo, seppur orfano in extremis di Hernandez. La schiacciasassi della scorsa cadetteria ha tutte le carte in regola per un campionato relativamente tranquillo. Rimangono il Chievo Verona, che ha cambiato molto e dovrà trovare velocemente la giusta amalgama tra i tanti talenti arrivati, ed il Sassuolo di Eusebio Di Francesco. Gli emiliani, che puntano su una rosa in gran parte italiana, dovranno nuovamente affidarsi alle qualità di Berardi per evitare il peggio.

 

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