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Us Open 2014: Seppi e Bolelli buona la prima, le parole degli azzurri

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Due belle vittorie e due prestazioni convincenti all’esordio negli Us Open 2014. Questo il resoconto di una serata che ha portato Andreas Seppi e Simone Bolelli al secondo turno dello Slam americano, dopo i rispettivi successi con l’ucraino Sergiy Stakhovsky e il canadese Vasek Pospisil.

L’altoatesino sembra finalmente aver messo da parte i problemi di questa stagione, dove non è mai riuscito a brillare più di tanto: “E’ successo un po’ il contrario di quanto mi era capitato negli ultimi tornei sul cemento americano in cui appena concedevo un’occasione i miei rivali la sfruttavano questa volta contro Stakhovsky su otto palle break ne ho trasformate sei, mentre il mio avversario ne ha sfruttata una su 17. Ho saputo cogliere le mie chance.

Adesso l’avversario del numero due italiano sarà la giovane stella del tennis australiano Nick Kyrgios: “Servo molto bene ed è solido, tira fortissimo.- ha continuato l’azzurro- Ha un tennis spettacolare che conquista il pubblico anche grazie ai suoi atteggiamenti in campo, per il suo carisma. Ma questo non mi interessa, io entrerò in campo per giocare il mio match”.

Maratona vincente per Simone Bolelli, ormai giocatore completamente ritrovato e che in questo 2014 ha saputo ritornare tra i primi novanta al mondo ed ora in questo finale di stagione cercherà di migliorarsi sempre di più, lanciando la sua candidatura anche in Davis, visto che giocheremo sul veloce con la Svizzera: “Dopo aver perso il primo set,ho giocato molto bene il secondo e il terzo. Peccato per quel break subito in apertura di quarta partita. Non sono riuscito a recuperarlo, anche perché Pospisil non me ne ha date di occasioni. Poi nel quinto non gli ho mai concesso palle break e l’ho spuntata al fotofinish. Onestamente alla fine eravamo entrambi stanchi, la partita si è decisa su un paio di punti”Vincere un match in un torneo dello Slam è molto importante – ha aggiunto il bolognese – per di più contro un avversario come Pospisil che durante l’estate è stato finalista a Washington e su questi campi veloci si esprime bene. Io invece tornavo a giocare sui campi veloci dopo tanto tempo. La settimana scorsa avevo provato a Winston Salem e facevo fatica. Ora le sensazioni sono buone”.

 

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Foto di Tonelli per federtennis

andrea.ziglio@olimpiazzurra.com

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