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Volley, Grand Prix – Italia, manca qualcosa! La Cina è troppo forte: 3-1

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L’Italia non riesce nell’impresa finale e, dopo le vittorie su Giappone e Thailandia, si deve inchinare al cospetto della grande Cina nella sua tana di Hong Kong nell’ultimo match del secondo weekend di Grand Prix. Il 3-1 (25-20; 25-18; 22-25; 25-16) con cui le asiatiche conquistano il successo pieno è l’espressione più fedele di quanto si sia visto in campo e ci restituiscono il ko che avevamo loro rifilato a Sassari esattamente sette giorni fa (3-2).

Le azzurre rimangono così a dieci punti in classifica e perdono uno spareggio fondamentale nella rincorsa alla Final Six. Aspettando i risultati dagli altri campi, c’è il rischio di uscire dalle magnifiche quattro. L’ultimo fine settimana di gara sarà fondamentale: tra cinque giorni, a Kalingrad (Russia), sfida alle padrone di casa Campionesse del Mondo, alla Germania e alla Turchia, tutte e tre in lotta per l’accesso all’atto conclusivo della manifestazione.

 

Marco Bonitta opera un azzardo. Ofelia Malinov, 18enne che ha debuttato in azzurro solo venerdì contro il Giappone (buona impressione), buttata nella mischia fin dal primo scambio. La palleggiatrice fatica, anche se il primo parziale è ben tenuto, ma poi viene totalmente sostituita da Noemi Signorile dal terzo set. Anche Francesca Ferretti, infortunatasi al ginocchio e a riposo nei due incontri precedenti, è entrata in campo in alcuni scambi: insomma cambiare tre palleggiatrici in 105 minuti di gioco è stato forse un po’ troppo…

Proprio la fatica a trovare una stabile intesa con le bocche di fuoco ci mette in difficoltà, la Cina intuisce e sfrutta al meglio la sua fast e il muro. Proprio questo fondamentale, però, è quello che ha tenuto a galla l’Italia per diversi tratti della partita.

Nadia Centoni, opposta titolare, ha pescato la sua prima giornata negativa di questo Grand Prix dopo aver giganteggiato nelle precedenti cinque occasioni. Giocherà solo metà incontro (2 punti), per poi dare spazio a una propositiva Valentina Diouf (12, 2 aces, anche se con qualche errore di troppo). Ritorna titolare Francesca Piccinini, ma anche lei non impressiona e, a metà del secondo parziale, viene definitivamente sostituita da Caterina Bosetti (7, decisivo il suo apporto per conquistare il terzo set). Buone le prestazioni delle due centrali Valentina Arrighetti (9 punti 4 muri) e Cristina Chirichella (6 punti, 3 muri). Da elogiare la performance di Antonella Del Core, spesso capace di limitare i danni (16 punti, 3 muri), la miglior in campo è probabilmente il libero Monica De Gennaro, sempre attenta sui palloni attaccati dalla Cina.

Apprezziamo la bella reazione d’orgoglio che ha portato il gruppo ad aggiudicarsi il terzo set, grazie a una bella rimonta dal 16-20. Da rivedere le indecisioni in attacco e soprattutto la continuità, la cui mancanza è il vero tallone d’Achille di questa squadra.

 

 

Nel primo parziale Nadia Centoni è davvero sottotono e non mette a terra nulla in attacco, Malinov fatica a ingranare, ma una buona Italia sfrutta al meglio la propria difesa e riesce a tenere il passo della Cina: si gioca punto a punto fino alla dirittura d’arrivo. Troviamo il primo vantaggio sul 19-18 grazie a un ace di Del Core, ma le azzurre svaniscono tutto d’un tratto: un grave errore in ricezione, un errore di Malinov su un attacco in diagonale e un ace della Cina capovolgono il set sul 23-20. Entra Ferretti, che prova a stringere i denti nonostante il problema al ginocchio, ma le sorti del parziale non cambiano.

Nel secondo set la Centoni continua nel proprio momento di difficoltà, ma l’Italia riesce a controllare la fuga cinese giocando un grandissimo muro, presante e funzionale. A metà parziale Bonitta opera alcuni cambi: Valentina Diouf sostituisce Centoni, Noemi Signorile va in cabina di regia al posto di Malinov, Caterina Bosetti rileva un’opaca Piccini. La nuova opposta trova una bomba e un ace, ci riporta sul 10-12. Le azzurre entrano però in confusione, Diouf sparacchia in rete (12-19), la copertura delle asiatiche viaggia a mille, l’Italia non pone resistenza e ci si trascina fino la chiusura della frazione.

L’Italia inizia bene il terzo set sfruttando un grandissimo muro. La Cina, però, gioca tante fast, la Diouf sbaglia troppo. A riportarci sotto ci pensano due attacchi consecutivi di Del Core (14-14). La Cina riesce ad allungare usando il classico schema da scuola asiatica (20-16), ma a questo punto sbuca fuori la reazione d’orgoglio dell’Italia: un muro di Chirichella, un doppio attacco di Bosetti ci mandano in vantaggio (21-20). Caterina sale in cattedra, Del Core supporta, un ace di Chirichella ci garantisce il quarto set.

Nel quarto set l’Italia inizia al meglio: doppio attacco di Del Core e ace di Diouf. Probabilmente la sfida si è decisa sull’11-9: le azzurre hanno praticamente in tasca il punto, ma la Cina fa un recupero miracoloso e al termine di uno scambio intensissimo alza le braccia al cielo: 12-9. Diouf viene murata (13-9) e sostituita da Centoni. Sul 15-10 rivediamo di nuovo in campo Ferretti che alza per Centoni ma viene fermata. Il primo tempo di Arrighetti (17-14) è l’ultimo sussulto della nostra formazione. Poi cala il sipario.

 

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