Volley, Grand Prix – Le pagelle dell’Italia crollata contro la Cina: palleggiatrici, che confusione

Stamattina l’Italia veniva sconfitta dalla Cina nell’ultimo incontro del fine settimana di Grand Prix a Hong Kong (clicca qui per la cronaca): Di seguito i nostri commenti e le consuete pagelle.

ITALIA: 5. Troppa confusione in campo, tanta incertezza e soprattutto un’esagerata discontinuità. Le azzurre non riescono mai a tenere il bandolo della matassa per più di tre scambi, poi subiscono davvero molto il cambiopalla.

Schierare tre palleggiatrici in 105 minuti di gioco non è certamente il massimo per una Nazionale che aspira ad essere nella top 5 del Pianeta. Bonitta azzarda Malinov da titolare, sulla scia nel buon quinto set giocato contro il Giappone, ma si vede che la 18enne non è ancora matura abbastanza; Signorile la sostituisce a metà incontro, ma la situazione migliora di poco; a sprazzi si rivede anche la titolare Francesca Ferretti, che prova a recuperare dalla tendinite al ginocchio. Un rimescolamento di carte continuo che mette in difficoltà le nostre bocce di fuoco e anche le centrali, spesso tagliate fuori dal gioco offensivo.

La difesa va salvata, ma quella cinese è stata superlativa e si è inventata salvataggi magistrali. Bene il muro che ha aiutato ad arginare l’esplosività cinese e a limitare i danni. Qualche lampo, nell’arco dell’intero incontro, c’è stato ma purtroppo non basta per vincere certi match. Il rammarico è tanto perché, quando le azzurre sono state al meglio, hanno saputo giocare alla pari con la Cina.

Ora, per sperare nella qualificazione alla Final Six, bisognerà dare il massimo nell’ultimo decisivo weekend: a Kaliningrad (Russia), da venerdì prossimo, ci aspettano le padrone di casa Campionesse del Mondo, la Germania e la Turchia. Tre incontri tostissimi che, oltre a decidere se potremo disputare l’atto conclusivo della manifestazione, ci diranno se l’Italia potrà aspirare ad essere protagonista durante il Mondiale casalingo.

NADIA CENTONI: 4. Dopo cinque incontri di grandissimo spessore, l’opposto si incarta nella giornata meno adatta. Non funziona davvero nulla, i suoi attacchi non sono mirati e le cinesi hanno vita facile. A volte viene anche murata o i suoi palloni finiscono in rete. Sostituita durante il secondo set ritroverà il campo solo nel finale del quarto set: 3 soli punti all’attivo. Non va.

VALENTINA DIOUF: 5,5. Subentra durante il secondo set, poi gioca da titolare il terzo e quarto parziale. Una buona partita, condita da 16 punti, anche se alcuni errori cruciali pesano sul suo ruolino di marcia. 40% in fase offensiva, più o meno in linea con i suoi standard, ma può dare molto di più. Fatica a entrare in sintonia con Signorile, ha bisogno di palloni più tesi e più spazio di manovra.

MONICA DE GENNARO: 7. Il nostro libero fa un lavoro sporco in campo, contribuisce in maniera importante a salvare situazioni quasi impossibili e i suoi salvataggi levano spesso le castagne dal fuoco. Purtroppo ci sono altri problemi nel sistema di gioco che non riescono a valorizzare al meglio il suo apporto. Non sbaglia nulla in ricezione, viene spesso cercata al servizio ma senza grossi risultati.

CATERINA BOSETTI: 6,5. Il suo zampino dà il là alla reazione d’orgoglio del terzo set. Sotto 20-16, la schiacciatrice infila tre punti in un lampo, le compagne si galvanizzano, ci credono e portano a casa il parziale. Peccato che sia l’unica fiammata di squadra. La varesotta sostituisce Piccinini a metà del secondo set, poi gioca terzo e quarto da titolare realizzando complessivamente 6 punti.

CRISTINA CHIRICHELLA e VALENTINA ARRIGHETTI: 6,5. Il reparto centrale regge sostanzialmente bene all’onda d’urto cinese. I muri sono la diga decisiva che ci salva nei momenti peggiori e ci fa sognare nel recupero all’inizio del quarto set. Piske conferma l’ottimo livello di tutto il weekend, trova 4 muri e gioca anche degli ottimi primi tempi; la giovane napoletana dimostra ormai di essere una federata (3 muri, 6 muri).

ANTONELLA DEL CORE: 7+. Il reparto offensivo, tolto il lampo di Bosetti, si regge sulle sue spalle per l’intera durata del match. Sarà top scorer del match con 16 punti, 33% in fase offensiva, consueto mix di potenza e pallonetti stronca gambe. Viene cercata spesso dalle palleggiatrici. Più di così era davvero molto difficile.

FRANCESCA FERRETTI, NOEMI SIGNORILE, OFELIA MALINOV: 4. Quanta confusione. Alternare tre palleggiatrici nell’arco di quattro set non è stato certamente positivo e ha scombussolato un po’ tutti gli equilibri.

La titolare Ferretti ha rimesso piede in campo in alcuni sprazzi del primo e quarto parziale, per testare se il suo ginocchio fosse tornato a posto: difficile dare un responso attendibile.

La 18enne Malinov, dopo il debutto in azzurro di venerdì, è stata spedita nella mischia fin dal primo scambio e ha fatto davvero molta fatica a ingranare. L’attacco sbagliato sul finire del primo set grida vendetta. Fatica a giocare con le centrali e l’intesa con le bomber non è delle migliori: verrà sostituita a metà gara.

Noemi Signorile gioca il terzo e il quarto set, ma i problemi non sembrano risolversi. Anzi. I punti di domanda sulla cabina di regia ora sono davvero tanti… E nell’ambiente si urla (sottovoce) a un possibile rientro di Leo Lo Bianco.

FRANCESCA PICCININI: 4,5. Quanta fatica. Sia tecnicamente che fisicamente. Riesce raramente a tenere il passo, riceve con il 60% ma in attacco non rende. Partita titolare giocherà metà partita, per poi trovare fiato in panchina. Non era proprio in giornata e non è stato un gran weekend per lei. Ora Caterina Bosetti sembra l’alternativa più valida al posto della capitana (che è stata chiamata in Nazionale con altri intendi), in attesa di Costagrande per il Mondiale.

Non entrate: ENRICA MERLO, VALENTINA FIORIN, RAPHAELA FOLIE.

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