Volley, Grand Prix – Le pagelle dell’Italia tutta cuore: Germania ko, ma gli infortuni…

Ieri pomeriggio l’Italia sconfiggeva la Germania in una partita rocambolesca (clicca qui per la cronaca) e rimetteva in discussione la qualificazione alla Final Six del Grand Prix. Di seguito i nostri commenti e le consuete pagelle alle azzurre scese in campo.

ITALIA: 7. I soliti due volti della nostra Nazionale. Come era capitato contro il Giappone (sopra 2-0, trascinate poi al tie break), contro il Brasile (sconfitta per 3-0, benissimo per un set e mezzo poi il crollo), contro la Cina a Sassari (vittoria 3-2, ad altalena).

Consueta discontinuità di una buona squadra ma che ancora deve trovare la quadratura del cerchio, in una situazione sempre più complicata dagli infortuni.

Il carattere e la grinta, però, non mancano a questo gruppo, sempre bravissimo a tenere i nervi saldi e a crederci fino in fondo.

La scelta tattica di Bonitta di cambiare la diagonale è stata fondamentale e a lui vanno i meriti di aver portato Bonifacio in Nazionale. Muro di squadra eccezionale (14), molto bene al servizio. Peccato aver sofferto un po’ troppo dietro e aver trovato un attacco spuntato nella prima metà di gara.

Torniamo al successo dopo i due ko contro Cina e Russia, ma la qualificazione alla Final Six è difficilissima. Servirà sconfiggere la Turchia e poi guardare i risultati dagli altri campi.

FRANCESCA FERRETTI: 4. Non tanto alla giocatrice, quanto alla sua gestione. Settimana scorsa non è stata rischiata per una tendinite al ginocchio. E contro la Germania si infortuna ulteriormente proprio a quell’articolazione (all’inizio del secondo set)… La palleggiatrice in campo non rende bene e soffriamo. Speriamo non sia nulla di grave e che riesca a recuperare in fretta.

CRISTINA CHIRICHELLA: 8. Granitica e grandiosa, probabilmente a una delle sue migliori partite in azzurro. Cinque muri, tre aces, 17 punti complessivi, presenza temibili sottorete, una vera barriera contro cui le tedesche vanno spesso a sbattere.

NOEMI SIGNORILE: 8. Il suo ingresso in campo cambia il volto dell’incontro. Le sue imbeccate sono perfette, sfrutta al meglio sia le attaccanti che le centrali e manda in confusione le teutoniche.

VALENTINA DIOUF: 8. L’infortunio di Ferretti costringe Bonitta al cambio di diagonale e la milanese non si fa supplicare. Giocherà un gran partita da opposto, che la porterà a siglare ben 19 punti con un ottimo 53% in attacco.

ANTONELLA DEL CORE: 6,5. Presenza costante e affidabile in campo, anche se in attacco è meno decisiva del solito (32%), ma è bravissima a dare una mano sottorete tuonando con 4 stampatone.

FRANCESCA PICCININI: 7. Torna titolare e non delude. Quando entra Signorile il suo match cambia radicalmente, le alzate la fanno rendere al meglio e rivediamo lampi della nostra grande capitana che gioca tutto l’incontro senza vistosi cali fisici. 14 punti all’attivo.

SARA BONIFACIO: 6,5. Primo match da titolare con la maglia azzurra della Nazionale maggiore (con la Russia aveva giocato solo il quarto set). Sostituisce una veterana come Arrighetti e ben figura accanto a una scatenato Chirichella, trovando subito degli automatismi interessanti. Cinque punti in cascina:

NADIA CENTONI: 5. Soffre nei primi due set. Ferretti è in crisi, lei non riesce ad attaccare, le tedesche la fermano spesso e volentieri e non le consentono di andare oltre i sei punti. Uscirà a secondo set in corso dopo il crac della palleggiatrice e il cambio di diagonale.

MONICA DE GENNARO: 6,5. Buon lavoro in difesa e in ricezione, pesca anche alcuni salvataggi fondamentali. Quando è ben coperta a muro il nostro libero riesce ad esprimersi al meglio. Qualche fatica in più sui pallonetti o quando viene presa di mira con continuità.

CATERINA BOSETTI: S.V. Dopo il deludente match contro la Russia da titolare, ritorna in panchina. Subentra per alcuni scambi in tutti i set (tranne il quarto) non riuscendo però ad andare a referto.

VALENTINA FIORIN: S.V. Qualche scambio durante il tie-break.

Non entrate: ENRICA MERLO, VALENTINA ARRIGHETTI (fastidio muscolare), OFELIA MALINOV.

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(foto FIVB)