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Pallavolo
Volley, Mondiali 2014 – Italia, così non va! Errori, poca grinta e i cambi? Tre opposti, ma…
Una sconfitta che fa davvero male, che complica il nostro cammino ai Mondiali. La Pool D si è confermata di fuoco ed equilibratissima, gli USA hanno sudato le sette camicie per superare 3-2 il Belgio ma il ko odierno subito contro l’Iran si farà sentire. Italia è già con le spalle al muro.
Sono tante le cose che non sono funzionate in campo e che possono essere ricondotte a tre filoni:
– Atteggiamento. Per larghi tratti dell’incontro l’Italia non è stata in campo, spesso remissiva al cospetto di un Iran ordinato, organizzato, attivo in contropiede ma certamente non irresistibile nel complesso. Gli azzurri hanno pagato lo scosso del debutto iridato, sono risultati imballati in diversi frangenti, non riuscendo mai a imbastire una seria reazione (salvo in alcuni scampoli del secondo set). I ragazzi di Mauro Berruto sono stati irriconoscibili, fornendo una scialba prestazione.
– Tecnica. Tanti, troppi errori. La ricezione è stata gravemente insufficiente, lasciando largo margine alla velocità e alla potenza degli iraniani, abili a sfruttare ogni singolo spazio a loro disposizione. L’attacco è risultato spuntato, rimasto sorretto solo al solito trascinatore Zaytsev: per il resto pochissimo apporto dagli schiacciatori (lacunosi Kovar e Parodi). Al centro Birarelli e Buti hanno provato a murare sul nascere le iniziative avversarie, ma spesso sono rimasti fregati dalla loro rapidità. Travica, forzato a insistere sullo Zar, è finito per risultare prevedibile, non riuscendo più a dare la sterzata necessaria per mettere in difficoltà Mousavi e compagni.
– Gestione tecnica e tattica. Non si è sfruttata la panchina! Mauro Berruto ha dichiarato alla Gazzetta dello Sport che “i suoi uomini non devono aspettare degli aiuti dalle sostituzioni. Ma che probabilmente ha sbagliato anche lui”. Saremo anche nel Paese dei “60 milioni di CT”, espressione tanto cara al coach torinese, ma è evidente che non si sono adoperati dei cambi che avrebbero potuto svoltare l’incontro.
Si è deciso di portare ben tre opposti e solo tre schiacciatori, ma il modulo è rimasto immutato anche nel momento della disperazione. Zaytsev è l’unico giocatore sufficiente, le sue bombe erano l’unica ancora di salvezza, ma a un certo punto si potevano sacrificare. Inserire lo Zar di banda e far subentrare Vettori come opposto, tanto per provarci. Avere il solo Lanza in panchina si è rivelato purtroppo inadeguato.
La strada Baranowicz si è percorsa solo per qualche scambio, i centrali sono rimasti gli stessi, tra l’altro con la novità di Buti all’ultimo minuto.
Ora servirà subito la reazione d’orgoglio martedì sera contro la Francia, per raddrizzare parzialmente il nostro cammino. Chiaro ed evidente, però, che il nostro Mondiale avrà una prima svolta già domenica contro gli USA: vittoria a tutti i costi per portare alla seconda fase il maggior numero possibile di punti.
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