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Volley, Mondiali 2014 – Italia, è la formazione migliore? Un azzardo…vincente. Fateci sognare

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Ieri pomeriggio Mauro Berruto ha ufficializzato i suoi 14 uomini che proveranno l’assalto al Mondiale (in Polonia, dal 30 agosto al 21 settembre). Clicca qui per conoscerli 

C’era solo un dubbio alla vigilia: verrà tagliato uno schiacciatore o un opposto? Nel primo caso la scelta sarebbe ricaduta su Sabbi, nel secondo su Randazzo. Alla fine è stato Luigi a dover salutare il gruppo e il coach piemontese ha operato una scelta azzardata: portare solo tre giocatori di banda e ben tre bomber.

 

Ci sono i pro e i contro. Tre schiacciatori puri (è chiaro che Zaytsev lo può diventare…) sono obiettivamente pochi per un torneo che (si spera) durerà tre settimane, con 12 partite in 21 giorni. Il ricambio è davvero ridotto all’osso, gli atleti giocheranno davvero molto, non si potrà modificare interamente la linea.

Jiri Kovar visto domenica contro la Serbia è sembrato in ottime condizioni, sembra aver ben recuperato dall’infortunio di Firenze, dà affidabilità e soprattutto era atteso da tutti, segno di una grane fiducia in questo ragazzo e nelle sue doti tecniche: la sua presenza sarà fondamentale anche per ragioni di spogliatoio e quando gioca lui il team sembra girare meglio.

Simone Parodi è uomo granitico, di esperienza, devoto alla causa azzurra, uno degli atleti più rappresentativi dell’Italvolley: se entra al top è capace di impensierire chiunque e ha sempre confermato di avere una buona intesa con Kovar.

Certo, il loro unico possibile sostituto sarà Filippo Lanza che ha già preso il posto di Jiri in World League ma che è ancora alle prime esperienze in Nazionale.

 

Certo, la scelta di portare tre opposti non è insensata e ha una ragione alla base, come Berruto ci ha sempre abituato: poter cambiare modulo. L’idea di schierare Zaytsev di banda non è svanita: Kovar sta uscendo da un infortunio e il Mondiale sarà durissimo, la prestazione dello Zar in ricezione nella seconda amichevole contro la Germania ha convinto, la sua duttilità è ben nota.

Con Ivan che si trasformerà in schiacciatore qualora ce ne fosse bisogno, coach Mauro potrà optare su due scelte da inserire in diagonale con Travica. Risultato? Mandare in confusione gli avversari (sperando, però, che i cambi non complichino la vita ai nostri): Vettori è altalenante, ma se entra in serie è davvero imprendibile; Sabbi è esperto, accorto e preciso. Due giochi diametralmente opposti e per questo altrettanto validi.

 

Sul resto della squadra non c’erano dubbi e questo è davvero il meglio che il nostro volley può offrire. Davvero difficile fare delle pulci a un gruppo cementificato negli ultimi mesi e che era già sostanzialmente delineato in World League.

Capitan Birarelli guiderà il reparto centrale. Accanto a lui il titolare è Matteo Piano, ma qui ci sono delle grandissime scelte in panchina: Simone Anzani è debuttante, ma ha già fatto vedere delle eccellenti cose; Simone Buti ha già mancato l’azzurro in svariate occasioni e il servizio, suo punto di forza, sarà fondamentale.

Dragan Travica in cabina di regia, ma con la consapevolezza che il numero 2 Michele Baranowicz è assolutamente all’altezza del ruolo.

Salvatore Rossini volerà da libero e in questa stagione ha ampiamente meritato, con Max Colaci pronto all’evenienza.

 

Ben consapevoli che il sestetto che ci ha regalato maggiori gioie, il più completo e valido è sempre il solito: Travica, Zaytsev, Birarelli, Piano, Kovar, Parodi, Rossini.

Stasera super sfida al Brasile in quel di Trento (ore 20.30), poi la partenza per Cracovia dove domenica 31 agosto (ore 13.00) sfideremo l’Iran nel nostro debutto iridato.

 

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