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Vuelta a España 2014: dove può arrivare Alberto Contador?

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Quando Alberto Contador ha issato bandiera bianca durante la decima tappa del Tour de France 2014 la sua stagione sembrava potesse concludersi anzitempo. La frattura, o microfrattura, della tibia che l’ha colpito verso La Planche des Belles Filles sembrava aver mandato la parola fine su un 2014 iniziato tra i migliori auspici con diverse prestazioni di altissimo livello.

IPistolero, però, non si è arreso e si è preparato, sfidando quasi le leggi della medicina, la Vuelta a España, grande giro di casa che ha già vinto 2 volte. La sua condizione, che si pensava potesse essere precaria e utile al massimo per vincere una tappa la terza settimana, si è invece dimostrata migliore del previsto, e nei primi due arrivi in salita può considerarsi complessivamente il migliore degli uomini di classifica. Non sembra essere al 100%, ma l’accelerazione prodotta oggi ha fatto male a tutti coloro che erano in gruppo con il corridore della Tinkoff-Saxo.

È lecito, ora, sognare un tris che sembrava improbabile fino a pochi giorni fa? I mancati allenamenti nell’ultimo mese, alla lunga, potrebbero andare a penalizzare Contador, che potrebbe perdere lucidità fisica man mano che la competizione si avvierà verso la fase finale e decisiva. L’infortunio, e il mancato allenamento, potrebbero penalizzarlo proprio sul recupero, capacità fondamentale in una corsa di 21 giorni corsa a temperature altissime che vanno a debilitare il fisico.

Con un po’ di esperienza, e di classe, Contador però potrebbe contrastare questo possibile trendCon un Froome che non sembra al top, anche a causa delle continue cadute che non si sono interrotte dopo il Tour, e un Quintana sempre enigmatico le quotazioni di Alberto sono cresciute e attualmente potrebbe anche essere considerato il favorito numero uno per la vittoria finale in quel di Santiago De Compostela. L’impressione è che il tango per la conquista della Roja sia appena cominciato: e Contador ha subito preso il ritmo giusto. 

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gianluca.santo@olimpiazzurra.com

Foto: Pagina Facebook Tinkoff-Saxo

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