Ciclismo
Vuelta a España 2014: gli azzurri e le loro ambizioni. Aru per la classifica, gli altri per le tappe
Sabato 23 agosto partirà da Jerez de la Frontera, con una cronometro a squadre in notturna, la sessantanovesima edizione della Vuelta a España. Andiamo a vedere le ambizioni degli italiani al via: il tricolore spesso e volentieri si è fatto notare nella corsa a tappe spagnola. Ci comportammo abbastanza bene lo scorso anno: un successo di tappa, con Daniele Ratto, tredici giorni in Maglia Roja per Nibali, che perse la vittoria finale (secondo in classifica generale) a causa del numero messo a segno da Chris Horner, e un’ottima prova anche di Domenico Pozzovivo, sempre protagonista.
Venticinque gli azzurri al via della Vuelta 2014, una decina in più rispetto a quelli che sono partiti al Tour de France (si è visto però, nonostante il numero risicato, com’è andata, con l’Italia padrona della Grande Boucle).
L’uomo di classifica sarà il sardo Fabio Aru: il giovane corridore dell’Astana si è già fatto notare al Giro, con un fantastico terzo posto, e vorrà continuare il suo processo di crescita. Ambizioni da podio per lui, anche se i rivali saranno moltissimi e soprattutto agguerriti. Nell’Astana presenti altri tre azzurri: Paolo Tiralongo, gregario per le salite, Jacopo Guarnieri e Andrea Guardini, velocisti. Il primo molto probabilmente aiuterà il corridore di Tregnago, apparso in gran forma negli ultimi giorni, nelle volate. Si punta qualche successo di tappa: da battere fenomeni del calibro di Cavendish, Sagan e Degenkolb.
Molti i cacciatori di tappe italiani: tre Cannondale, Alessandro De Marchi (strepitoso al Tour de France, premiato come corridore più combattivo), Damiano Caruso e Oscar Gatto, Damiano Cunego e Filippo Pozzato per la Lampre, con il secondo alla ricerca della miglior condizione per il Mondiale di Ponferrada, Giampaolo Caruso per la Katusha, Dario Cataldo per la Sky, Fabio Felline per la Trek, Gianluca Brambilla (Omega Pharma Quickstep) Rinaldo Nocentini per l’AG2R e Ivan Santaromita per l’Orica Green-Edge. Ognuno dei citati potrebbe provare ad andarsi a prendere un successo parziale, o con una fuga da lontano, o sorprendendo tutti in un finale mosso. Tre corridori da tenere d’occhio sono quelli delle squadre Continental: Matteo Pelucchi (IAM Cycling) su tutti, abilissimo in volata e già vincitore di una tappa alla Tirreno-Adriatico, ma anche Francesco Lasca (Caja Rural) e Kristian Sbaragli (MTN). Infine, gregari utilissimi per i propri capitani, soprattutto nelle tappe di pianura, saranno: Paolo Longo Borghini (Cannondale), Elia Favilli (Lampre), Adriano Malori (Movistar), che potrà però togliersi le proprie soddisfazioni a cronometro, Matteo Tosatto e Daniele Bennati (Saxo Tinkoff), con il secondo magari protagonista in qualche volata ristretta.
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Foto: Pagina FB Giro d’Italia