Vuelta a España 2014: la personalità di Valerio Conti

C’è un ragazzo che ha scoperto circa una settimana fa di dover correre la Vuelta a España 2014 e, giornata dopo giornata, dimostra una personalità invidiabile unita a qualche piazzamento importante: stiamo parlando di Valerio Conti, una delle note più liete di queste prime frazioni.

Romano di origini umbre in forza alla Lampre-Merida, ventun anni compiuti a marzo, ha dovuto rimpiazzare all’ultimo Chris Horner, prudentemente fermato dal suo team: Valerio non ha fatto storie, si è appiccicato il numero uno sulla schiena – quello che spetta al vincitore dell’ultima edizione – ed è partito per la Spagna, per la prima grande corsa a tappe di una carriera che, compreso lo stage dello scorso autunno, dura da un anno scarso. Per essere un neoprofessionista, già nei mesi scorsi non si era affatto comportato male collezionando una buona serie di piazzamenti tra Giro del Giappone, Delfinato e campionato nazionale a cronometro: in questi primi chilometri di Vuelta, però, più dell’ottavo posto colto ieri a Córdoba colpisce la sua costante presenza nelle posizioni “giuste” del gruppo, ovvero la testa. Valerio c’è sempre, vuoi per pilotare compagni più veloci allo sprint, vuoi perché va onorato al meglio sia il dorsale 1, sia la maglia bianca di leader della combinata (il mix tra le tre graduatorie principali). Valerio è arrivato col primissimo gruppo anche oggi, in una giornata di vento e di facili tranelli dove un ragazzo poco esperto potrebbe facilmente perdere tempo prezioso.

Sin dalle categorie giovanili, ha mostrato una particolare predilezione per le gare dure, lunghe e vallonate, perciò in futuro potrebbe diventare un corridore molto interessante per le corse a tappe: nessuna pressione, tuttavia, perché Valerio Conti ha davvero tutto il tempo del mondo dalla sua parte per dimostrare quanto vale e questi primi segnali sono assolutamente incoraggianti.

foto: Luca Bettini/profilo Facebook Valerio Conti

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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com