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Vuelta a España 2014, le pagelle dell’ottava tappa: Bouhanni spunta dai ventagli

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Si è disputata nel pomeriggio l’ottava tappa della Vuelta a España 2014, terzo grande giro stagionale. La vittoria è andata al francese Nacer Bouhanni: andiamo ad analizzare le prestazioni dei protagonisti, attesi e non, con le consuete pagelle.

BOUHANNI Nacer, voto 8: meriterebbe forse di più per il gesto tecnico in sè, ma sporca una bella volata con uno scarto poco elegante negli ultimi metri per fermare la rimonta di Michael Matthews. Gesto che non gli fa onore, anche perchè pochi giorni fa si era lamentato in maniera plateale di un comportamento meno pericolo di John Degenkolb. Bravissimo, comunque, ad entrare nel primo ventaglio quando si produce selezione e a non sprecare energie inutili.

MATTHEWS Michael, voto 8: arriva vicinissimo a Bouhanni che lo chiude con una mossa ai limiti del regolamento. Probabilmente non avrebbe vinto, ma se la sarebbe giocata fino in fondo. Evita i ventagli e poi si rende autore di un’ottima volata di rimonta interrotta dal rivale francese.

SAGAN Peter, voto 7,5: protagonista per la prima volta, coglie subito un podio. Legge benissimo la situazione di corsa, e anche se la gamba non è ancora quella dei giorni migliori ottiene un ottimo risultato. Cresce in ottica Mondiale.

DEGENKOLB John, voto 5,5: la maggior colpa è quella di rimanere nelle retrovie quando il plotone si spezza. Poi è costretto ad inseguire e a faticare, arrivando a giocarsi la volata senza energie. È solo quarto.

QUINTANA – ARU, voto 5,5: i più inesperti tra gli uomini di alta classifica e gli unici che si fanno sorprendere dal ventaglio. Aru si incarica in prima persona dell’inseguimento, mentre Quintana mantiene un atteggiamento più passivo. Che soffra ancora gli sforzi eccessivi per via di una condizione non ottimale? Da domani, per entrambi, occhi ancora più aperti.

BENNATI Daniele, voto 9: in queste situazioni è tra i migliori al mondo. Non appena prende il via l’azione della BMC in condizione di vento laterale l’azzurro prende la testa del gruppo nel giro di poche decine di metri producendo un’accelerazione furiosa che spezza definitivamente il gruppo dei big.

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gianluca.santo@olimpiazzurra.com

Foto: Pagina Facebook Giro d’Italia

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