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World Equestrian Games 2014: Sara Morganti argento nel paradressage, Al Maktoum vince nell’endurance

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La quarta giornata dei World Equestrian Games 2014 è stata segnata dalla tragedia che ha visto sfortunati protagonisti l’amazzone costaricense Claudia Romero ed il cavallo Dorado, con quest’ultimo che non è sopravvissuto all’incidente sopravvenuto durante la gara di endurance. Le competizioni hanno comunque proseguito il loro corso, con l’assegnazione di nuove medaglie.

Proprio la gara di endurance, che si è svolta su un percorso di 160 km a Le Mont-Saint-Michel, ha premiato il principe di Dubai, Hamdan bin Mohammed Al Maktoum, completando il percorso su Yamamah in 8h19’07”, e regalando così la medaglia d’oro agli Emirati Arabi Uniti. In seconda posizione si è classificata l’amazzone olandese Marijke Visser su Laiza de Jalima, staccata di oltre dieci minuti, mentre il bronzo è stato conquistato dal qatariota Abdulrahman Saad Al Sulaiteen su Koheilan Kincso, a circa 48 minuti dal vincitore. Il miglior binomio azzurro è stato quello formato da Simona Garatti ed Hanifa, classificatosi 23mo con 10h20’03”, appena un secondo davanti a Daniele Serioli e Santa Du Sauveterre. Non hanno terminato il percorso Costanza Laliscia su Philo des Pins, Giampiero Ricci su Forresth e Carolina Tavassoli Asli su Soraya du Barthas.

Ben tre i titoli individuali assegnati nel paradressage. Partiamo dal Grado Ib, che ha regalato all’Italia la prima medaglia di questa rassegna. In sella a Royal Delight, la portabandiera azzurra Sara Morganti ha ottenuto 76.478 punti percentuali, venendo preceduta solamente dalla britannica Sophie Christiansen su Janeiro 8 (77.585%). La medaglia di bronzo è invece andata a Singapore, con Laurentia Tan e Ruben James 2 che hanno fatto segnare una percentuale di 75.087.

Nel Grado IV, la belga Michèle George su FBW Rainman ha ottenuto il miglior risultato con 74.881 punti percentuali, precedendo la favorita britannica Sophie Wells su Valerius (74.333%) e l’olandese Frank Hosmar su Alphaville NOP (73.500%). Silvia Ciarrocchi si è classificata tredicesima in sella a Royandic (63,190%), migliorando di oltre cinque punti rispetto alla prova a squadre.

Nel Grado II il successo è andato all’Olanda, con Rixt van der Horst su Uniek che ha fatto segnare uno score di 72.457 punti percentuali. Anche in questo caso, sul secondo gradino del podio è salito un binomio britannico, quello formato da Natasha Baker e Cabral (71.429%) mentre il bronzo è andato alla canadese Lauren Barwick su Off To Paris (70.914%). Quattordicesima posizione per Francesca Salvadè su Muggel 4 (64.429%).

In base ai risultati di questi tre giorni di gare, l’Italia si è classificata anche quarta nella prova a squadre con 428.449 punti. L’oro è andato alla Gran Bretagna con 456.024 punti, davanti all’Olanda (436.941) ed alla Germania (432.510).

Quest’oggi è iniziato il programma del concorso completo, con la prima delle due giornate dedicate al dressage. Nella classifica individuale, il britannico WIlliam Fox-Pitt su Chilli Morning ha ottenuto il miglior risultato, con 37.5 punti negativi, davanti al grande favorito, il tedesco Michael Jung su Fischerrocana FST (40.7) ed all’altra teutonica Ingrid Klimke su FRH Escada JS (41.2). Per l’Italia, Evelina Bertoli è 24ma su Leitrim Orient Express (55.8), mentre Giovanni Ugolotti è 34mo su Stilo Kotinka (60.0). La classifica a squadre rispecchia quella individuale, con la Gran Bretagna che guida su Germania e Nuova Zelanda, mentre l’Italia è dodicesima.

Giornata importante anche nel reining, dove cinque binomi potevano essere ripescati per la finale della prova individuale. Alla fine, sono stati in sei ad ottenere la qualifica, visto che il quinto posto è stato condiviso dal brasiliano Paulo Koury Neto su Dont Whiz WRB e dal francese Romuald Poard su Peppys Ruf Sailor (216.5). Importante qualifica anche per l’azzurro Stefano Ferri su Roostenic Nic (quarto con 217.0 punti), mentre davanti a tutti si è classificato lo statunitense Troy Heikes su Lil Gun Dunit (220.0), che ha preceduto il canadese Cody Sapergia su Nu Chexomatic (219.0) ed il britannico Josh Collins su Spook a Little (218.0).

 

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Immagine: FISE

giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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