Calcio
Calcio, Italia: tutti i giovani sul taccuino di Conte e le formazioni del futuro
In questo articolo prendiamo in considerazione tutti quei calciatori italiani che per ora la Nazionale non l’hanno ancora vista, ma che potrebbero essere gli azzurri del futuro, magari già dai prossimi Europei.
Tratteremo di tutti i club di serie A e faremo il punto sulle possibilità di vari calciatori di ricevere una chiamata dal nuovo ct Conte, magari non nell’immediato, ma, perché no, nel prossimo futuro.
Andando in ordine alfabetico iniziamo la nostra valutazione dall’Atalanta. I bergamaschi hanno in rosa innanzitutto un terzino già nel giro dell’Under 21 che risponde al nome di Zappacosta (classe 92), che tanto bene ha fatto lo scorso campionato in serie B e quest’anno potrebbe confermarsi ad alti livelli anche nella massima serie. Viste le prestazioni deludenti di Maggio e Abate in azzurro, sicuramente il terzino della Dea sarà un osservato speciale nel corso di tutto il campionato. Stessa età per Baselli, ruolo diverso (è un centrocampista), anche di lui si dice un gran bene, tuttavia al momento non ha un posto fisso da titolare all’Atalanta, e questo pregiudica un po’ le sue possibilità di vestire la maglia azzurra in tempi brevi, ma non è detto che nel prossimo biennio non riesca a convincere sia mister Colantuono che Conte del suo talento.
Al Cagliari è presente un altro interessante terzino, stavolta sinistro: Murru (classe 94). Lo scorso campionato ha avuto un rendimento altalenante, per questo ha bisogno di maggiore continuità nelle prestazioni se vuole che il ct azzurro faccia un pensiero sulla possibilità di convocarlo. Altro difensore, questo centrale, è Ceppitelli (classe 89): con Zeman potrebbe giocare titolare e magari stupire il ct azzurro, così come Crisetig (classe 93). Non più giovanissimo (ha 27 anni), ma che potrebbe impressionare sia Zeman che Conte, è Sau. Quest’anno sarà il terminale offensivo dei sardi e quindi avrà la chance giusta per affermarsi su alti livelli. Siamo sicuri che Conte un pensiero su di lui prima o poi lo farà.
Per il Cesena dobbiamo partire parlando di Leali, giovane portiere classe ’93 di proprietà della Juve, alla sua prima stagione nella massima serie. Definito l’erede di Buffon, il suo futuro potrebbe vederlo vestire sia la maglia bianconera che quella azzurra quando Gigi deciderà di appendere i guantoni al chiodo. Altro giovane interessante è l’attaccante Garritano (classe 94), che prima di pensare alla Nazionale tuttavia dovrà conquistarsi un posto da titolare al Cesena. Con dedizione e tanto impegno la maglia azzurra potrebbe non essere solo un sogno per lui. Infine citiamo Renzetti (26 anni), terzino sinistro, che se farà un bel campionato potrebbe anche essere preso in considerazione dal ct azzurro, considerando che ultimamente in quella fascia sembra esserci una carestia senza fine (in qualche occasione ha giocato Chiellini in quel ruolo, e i risultati li abbiamo visti, soprattutto al Mondiale).
Al Chievo è presente un altro giovane portiere che promette bene, si tratta di Bardi, di proprietà dell’Inter e possibile futuro portiere dei nerazzurri. L’estremo difensore, classe ’92, deve solo evitare qualche errore di troppo (come è capitato lo scorso campionato) e a quel punto anch’egli potrebbe ritrovarsi nel giro della Nazionale. Sempre al Chievo ci sono un altro paio di giovani interessanti come Biraghi (classe ’92) e Bellomo (’91) che nel corso del campionato potrebbero ben figurare. Infine il giocatore che più può essere la sorpresa dei clivensi in questo campionato: Paloschi; l’attaccante classe 1990, ex Milan, la passata stagione ha segnato 13 gol, senza giocare titolare dall’inizio, e quest’anno può essere quello della sua definitiva consacrazione, con conseguente inserimento tra i papabili a vestire la maglia azzurra.
L’Empoli ha in rosa almeno un paio di giovani difensori con possibile futuro in Nazionale: Bianchetti (classe ’93) e soprattutto Rugani (classe ’94); quest’ultimo, di proprietà della Juve, fortemente voluto anche quest’anno da mister Sarri dopo la felice esperienza in serie B, è uno dei più promettenti difensori italiani in circolazione, e sia l’Empoli e la Juve che Conte sperano che questo giovane non deluda le aspettative. Ma anche a centrocampo c’è un giocatore da tenere d’occhio, il 22enne Verdi, che sul palcoscenico della serie A potrà essere meglio valutato dal ct azzurro.
La Fiorentina quest’anno avrà in rosa, di ritorno dal prestito al Crotone (dove l’anno scorso in B ha segnato 12 gol) Bernardeschi, attaccante classe ’94 che può anche giocare dietro le punte; visto l’ennesimo infortunio di Rossi, per lui potrebbe esserci più spazio tra i titolari, e chissà che il 20enne, magari passando prima per l’Under 21, tra qualche anno non si ritrovi alla corte di Conte.
Anche al Genoa troviamo un giovane portiere, che in questo caso la maglia azzurra l’ha già assaporata: Perin infatti era uno dei 23 italiani presenti all’infausta esperienza mondiale in Brasile. Oltre a lui altro osservato speciale sarà Sturaro (classe ’93), già prenotato dalla Juve per il prossimo anno; chissà se il centrocampista invece di lavorare con Conte a Torino non finirà per lavorarci a Coverciano. Infine citiamo Perotti, non più giovanissimo (ha 26 anni), ma in possesso del passaporto italiano e quindi convocabile da Conte (vanta due presenze con l’Argentina, ma non in partite ufficiali): se a Genova farà un bel campionato potrebbe arrivare anche la convocazione in azzurro.
All’Inter di italiani se ne vedono pochi, quindi l’unico di cui possiamo parlare è Ranocchia, già nel giro della Nazionale; il neo capitano dei nerazzurri potrà giovare dell’importante ruolo che ricoprirà come successore di Zanetti per consacrarsi come uno dei migliori difensori italiani in circolazione. Ovvio che di lui non si parla come di una futura promessa per la Nazionale, ma come di un elemento subito utilizzabile dal ct azzurro Conte. Non dimentichiamo un certo Jonathan, altro oriundo che nonostante i suoi 28 anni potrebbe essere chiamato a rinforzare la fascia destra degli azzurri, soprattutto se ripeterà la splendida stagione dell’ultimo campionato.
La Juve i suoi giovani talenti preferisce farli crescere (e giocare titolari) in altri club, vedi i già citati Leali, Rugani, e Sturaro (a cui vanno aggiunti Berardi e Gabbiadini), per questo in prima squadra, a parte Romulo, che ha assaporato l’azzurro essendo uno dei preconvocati per il Mondiale, al momento non ci sono altri possibili nuovi talenti convocabili da Conte. C’è da dire però che il ct azzurro può contare, per il reparto arretrato, su dei bianconeri che conosce molto bene, avendoli allenati negli ultimi anni, come Buffon, Barzagli, Bonucci e Chiellini.
La Lazio al momento non ha in rosa dei talenti da inserire come possibili futuri azzurri, ma ciò non toglie che la squadra di mister Pioli ha due giocatori che possiamo ormai definire certezze della Nazionale: Candreva e Parolo.
Il Milan ha in rosa un terzino che ormai è un punto fisso della Nazionale quale De Sciglio, oltre a giocatori come Poli ed El Shaarawy, anch’essi già nel giro azzurro. A loro si deve aggiungere un giovane talento, purtroppo appena ceduto, quale Cristante (classe ’95). Peccato che il Milan si sia fatto convincere dalla ghiotta offerta portoghese, ma il problema per l’Italia non si pone poiché così il centrocampista avrà più spazio per giocare titolare e magari ricevere nei prossimi anni anche una convocazione per la Nazionale maggiore.
Al Napoli è solo uno il giovane italiano che già adesso è nel giro della Nazionale, si tratta di Lorenzo Insigne (classe ’91), attaccante un po’ scostante e che ultimamente non piace molto ai tifosi partenopei. Per lui, se non riuscirà ad avere continuità nelle prestazioni, si prospetta una fase inversa a quella di altri giovani: invece di vestirsi d’azzurro finirà per svestire la maglia della Nazionale. Ci preme tuttavia segnalare un centrocampista che è stato addirittura paragonato a Pirlo: si tratta di Jorginho. Se quest’anno a Napoli tornerà quello di Verona state certi che Conte non ci penserà due volte prima di convocarlo.
Al Palermo c’è un attaccante che a parer nostro è uno dei più promettenti del panorama italiano: trattasi di Belotti, classe ’93, autore di 10 gol nell’ultimo campionato cadetto vinto dal Palermo e già punto fermo dell’Under 21 italiana. Peccato che il Palermo non gli dia tanta fiducia da farlo giocare titolare al momento, ma vedrete che presto convincerà tutti del suo talento.
Il Parma ha un’altra grande promessa per il futuro attacco azzurro: Cerri, classe ’96, appena ceduto in prestito al Lanciano in serie B. Grande bomber della Primavera dei ducali, quest’anno avrà modo di mettersi in mostra in prima squadra in una serie assolutamente non facile. Già capitano dell’Under 17 azzurra, è una delle migliori promesse italiane nel suo ruolo. Un altro giovanissimo che potrebbe giocare in maglia azzurra è José Mauri, coetaneo di Cerri, centrocampista che abbiamo visto in qualche spezzone di partita alla fine dello scorso campionato ma soprattutto nelle amichevoli estive. Ha appena 18 anni, quindi se avrà la pazienza di aspettare la sua occasione per giocare potrebbe non lasciare più la maglia da titolare e ritrovarsi gradualmente, passando prima per le giovanili, nella Nazionale maggiore.
Alla Roma ci sono due giovani che già conoscono la realtà azzurra: Florenzi e Destro (entrambi classe ’91). Peccato che quest’anno rischiano di giocare poco con i giallorossi, ma ciò non toglie che possano comunque rimanere nel giro della Nazionale.
Alla Sampdoria troviamo molti giovani italiani dalle belle speranze che potrebbero fare la fortuna del proprio club. L’ultimo arrivato è Romagnoli (classe ’95), difensore che può giocare sia da centrale che da terzino sinistro (come lo abbiamo visto in qualche occasione nella scorsa stagione con la Roma); il passaggio ai doriani è la sua occasione per giocare titolare. Altri giovani da visionare sono i 23enni Soriano e Gabbiadini e il 22enne Fedato.
Del Sassuolo possiamo citare il tridente d’attacco: Berardi, Nicola Sansone e Zaza (classe ’94 il primo, ’91 gli altri due). Berardi milita nell’Under 21, mentre Zaza è appena stato convocato da Conte in maglia azzurra, e già questo ci fa ben sperare che le intenzioni del nuovo ct per il futuro siano quelle di puntare sui giovani. Infatti un altro talento interessante, che tuttavia rischia di stare in panchina quest’anno al Sassuolo, è il difensore Antei (classe ’92); fossimo in Conte, un occhio su di lui ce lo terremmo. Un’altra cosa che ci preme sottolineare è che il Sassuolo è la squadra con più giocatori italiani in rosa della serie A (unici stranieri sono Vrsaljko, Chibsah e l’ultimo arrivato Taider). Sicuramente da prendere come esempio se speriamo di risollevare il calcio nostrano.
Il Torino ha in squadra la sorpresa più bella dell’Italia mondiale, che risponde al nome di Darmian. Il terzino ha dimostrato di essere all’altezza della maglia azzurra (merito di Prandelli, che ha avuto fiducia in lui), e anche nella nuova era Conte sarà sicuramente un elemento importante per la Nazionale. Ma oltre a lui il ct azzurro ha convocato anche il portiere Padelli, reduce da un buon campionato. Altro giovane interessante è Benassi (classe ’94), che l’anno scorso ha ben figurato con la maglia del Livorno. Infine merita una menzione Quagliarella, che, giocando con continuità, quest’anno potrebbe anche riguadagnarsi una maglia azzurra a suon di gol.
In una Udinese da sempre ricca di stranieri, lo scorso campionato è spuntato un giovanissimo portiere italiano (classe ’96) che risponde al nome di Scuffet. Si era parlato anche di una sua possibile convocazione in Nazionale già per il Mondiale in Brasile, poi non se n’è fatto più niente. In questo campionato tuttavia non sembra partire in cima alle gerarchie di mister Stramaccioni perché, a detta dell’allenatore, i friulani non vogliono bruciare il talento di questo promettente calciatore, quindi è possibile che lo rivedremo titolare solo più avanti nel corso del campionato. Fatto sta, che avendo solo 18 anni, questo ragazzo ha davvero tanto tempo per ritagliarsi il suo spazio in azzurro, magari partendo dall’Under 21, anche perché al momento farebbe comunque la riserva di Buffon.
Chiudiamo con il Verona, che un veterano della Nazionale ce l’ha già, un certo Luca Toni, campione del Mondo nel 2006; ma dato che è arrivato alla veneranda età di 37 anni (tanto per chi fa il calciatore), non crediamo possibile rivederlo in maglia azzurra. Tuttavia, a parte lui, in prima squadra di italiani ce ne sono ben pochi, ma tra questi abbiamo isolato Valoti, figlio di Aladino Valoti, anche lui a suo tempo calciatore, da cui ha ereditato il ruolo di centrocampista. Spazio da titolare per il giovane Valoti non sembra essercene molto al momento, ma il 21enne entro il prossimo anno potrebbe anche ritagliarsi un suo posto in campo e chissà che in futuro non riesca a vestirsi anche di azzurro.
Questa la formazione che il ct Conte potrebbe schierare già nel corso del prossimo anno, considerando i calciatori appena citati.
FORMAZIONE (4-2-4, modulo che piace molto a Conte): Buffon (Perin, Padelli); Darmian (Jonathan, Romulo), Ranocchia (Bonucci), Chiellini, De Sciglio (Renzetti); Parolo (Verratti), Jorginho (Florenzi); Perotti (Candreva), Zaza (Destro), Sau (Paloschi), El Shaarawy (N. Sansone).
Andiamo ora a vedere quale potrebbe essere la formazione della Nazionale italiana tra qualche anno.
FORMAZIONE (4-3-3): Scuffet; Zappacosta, Rugani, Romagnoli, Biraghi; Baselli, Sturaro, Verdi; Berardi, Belotti, Gabbiadini. Panchina: Leali, Bardi; Murru, Ceppitelli, Bianchetti, Antei; Benassi, Cristante, Bellomo, Mauri; Bernardeschi, Garritano, Fedato, Cerri.
di Giulio Ingenito
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Luca46
4 Settembre 2014 at 18:11
Ipotizzare la squadra che potrebbe schierare Conte l’anno prossimo non serve a niente perchè non è certa la squadra che giocherà di volta in volta. L’analisi dei giovani è condivisibile e ben fatta ma Conte non fa calcoli sul domani.