Calcio
Champions League: Juventus-Malmoe per partire con il piede giusto
L’obiettivo è quello di partire con il piede giusto. Dopo tre anni di successi in Italia e magre consolazioni all’estero, spesso a mascherare addirittura cocenti delusioni, la Juventus del dopo Antonio Conte si affida a Massimiliano Allegri per tentare di competere al massimo anche in Europa. “Obiettivo quarti di finale“, ha dichiarato l’ex allenatore del Milan ieri in conferenza stampa: il livornese raggiunse il turno con le migliori otto solo nel 2011-2012, prima di cedere al Barcellona per 3-1 al Camp Nou dopo lo 0-0 casalingo.
Allegri è l’uomo giusto per riportare la Vecchia Signora ai vertici del calcio internazionale? Difficile dirlo ora, anche se il palmarès del toscano non è né più né meno differente da quello di Conte, ai quarti nel 2012-2013 e sconfitto dal Bayern Monaco futuro campione. Il tecnico pugliese, però, ha pagato negli anni un atteggiamento a tratti errato in Europa: a partire da un 3-5-2 inadeguato per tenere testa alle potenze continentali, le maggiori critiche rivoltegli sono quelle di aver fallito per ingenuità in casa del Galatasaray sotto la tempesta di neve e per arroganza in Europa League. La sconfitta con il Benfica, ultimo rivale prima della finale tra le mura amiche dello Juventus Stadium, brucia ancora tra il popolo bianconero anche a causa delle scelte tattiche dell’ex tecnico. A Lisbona, infatti, iniziarono titolari Vucinic e Giovinco, per risparmiare Tevez e Llorente in vista di un finale di campionato già scritto e con l’unico grande obiettivo (?) dei 100 punti stagionali.
Si volta pagina, dunque, da oggi. Conte è il passato, Allegri il presente: vietato pensare al futuro (big match di sabato sera contro il Milan a San Siro) e massima concentrazione su un Malmoe da battere a tutti i costi per partire con il piede giusto in un girone abbastanza semplice. L’Atletico Madrid finalista nella passata stagione fa paura, ma gli svedesi ed i greci dell’Olympiacos sono avversari ampiamente alla portata dei bianconeri. Gli anni scorsi, però, devono insegnare: pareggi come quelli con il Nordsjaelland ed il Copenaghen non dovranno più capitare, perché poi i punti persi si pagano nella corsa alla qualificazione. Allegri lo sa, in tre anni e mezzo di Milan non ha mai fallito l’accesso agli ottavi: la Juventus confida nella propria maturità, nonostante gli infortuni di Pirlo e Vidal.
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francesco.caligaris@olimpiazzurra.com
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