Ciclismo
Ciclismo, Ponferrada 2014: tutti gli uomini di Davide Cassani
A mente fredda, un paio di giorno dopo la selezione di Davide Cassani, proviamo a valutare le scelte del CT provando ad analizzare le possibilità dei 16 azzurrabili di andare al Mondiale, con quale condizione di forma e con quale ruolo potrebbero volare in Spagna.
ARU Fabio: è tra i più in forma e lo sta dimostrando alla Vuelta. In salita sta andando molto forte, e nelle ascese meno impegnative ha conquistato 2 successi parziali importantissimi dimostrando di aver un gran cambio di ritmo nelle fasi finali di gara. Da gregario o da finalizzatore, il ruolo del sardo dipende anche dalle condizioni di forma dei compagni di squadra.
BENNATI Daniele: uomo squadra. Sembra sicuro del posto da titolare, può svolgere un gran lavoro nei primi 200 chilometri per proteggere i capitani grazie alle grandi doti di pedalatore e all’esperienza. Lo dimostra costantemente da angelo custode di Alberto Contador. E nel finale potrebbe far valere il suo spunto veloce, nonostante non sia più quello di qualche anno fa.
CARUSO Damiano: uomo duttile. Molto abile in salita e veloce in caso di volata ristretta. Attualmente, forse, è fuori dai 9 titolari nonostante un’ottima Vuelta a causa di tanti uomini con le sue caratteristiche.
CARUSO Giampaolo: quarto alla Liegi e autore di una Vuelta di altissimo livello. Sta attraversando la stagione migliore della carriera nonostante il brutto infortunio del Giro d’Italia. Tiene oltre i 240 chilometri e in salita sta volando da ultimo uomo di Rodriguez. Potrebbe essere un jolly molto interessante per provare a portare via un gruppetto. Difficile, però, che possa vincere.
COLBRELLI Sonny: velocista che tiene bene in salita e sulla distanza come ha dimostrato l’ottimo piazzamento alla Milano-Sanremo. Non sembra al top della forma, ma il suo nome non va escluso a prescindere. In caso di convocazione dovrà rimanere in gruppo fino allo sprint evitando di sprecare energie.
DE MARCHI Alessandro: uomo di fatica, in fuga a 100 chilometri dal traguardo o finalizzatore. Il Rosso di Buja, vincitore di una tappa alla Vuelta, sta attraversando un ottimo momento di forma e può dire la sua in più situazioni di corsa. Non teme la salita e la fatica, è pronto a sacrificarsi e a combattere: atleta ideale per una corsa come il Mondiale.
FORMOLO Davide: chiamato dopo l’esclusione per doping di Matteo Rabottini, il giovane corridore della Cannondale verosimilmente non sarà della partita a Ponferrada. La sua selezione, però, può essere un riconoscimento al termine di una stagione corsa da protagonista assoluto. In Canada non sta andando male, ma sembra difficile possa convincere Cassani così giovane.
GASPAROTTO Enrico: l’atleta dell’Astana si sta mettendo in mostra in questi giorni in Canada, dopo una primavera buona ma non eccezionale. È adatto al percorso e potrebbe essere un’alternativa credibile in un tentativo d’attacco a 2-3 giri dalla conclusione. In carriera ha vinto un Amstel ed è arrivato terzo ad una Liegi: le corse di un giorno sono il suo pane.
NIBALI Vincenzo: la stella della nostra nazionale. Non corre dal Tour de France, vinto con anche 4 successi di tappa, ma è convinto di poter arrivare al Mondiale all’80% della forma. Non può che essere il capitano della spedizione azzurra, però potrebbe anche mettersi a disposizione dei compagni se dovesse rendersi conto di non essere competitivo. Il percorso spagnolo è probabilmente troppo facile per lui, ma la sua classe potrebbe consentirgli di fare comunque la differenza.
NIZZOLO Giacomo: il velocista del gruppo. Dopo un ottimo Giro d’Italia ha avuto qualche problema fisico, ma nonostante tutto ha colto un buon piazzamento al GP Plouay e alla classica di Amburgo. Il percorso probabilmente è troppo difficile per lui ma nella rosa di 16 il suo nome ci può stare. Da pesare nei prossimi giorni.
POZZATO Filippo: dopo diversi mesi di anonimato il corridore della Lampre-Merida si è fatto vedere per la prima volta con un terzo posto alla Vuelta battuto solo da John Degenkolb per mezza bicicletta nello sprint dei battuti. Il percorso sembra perfetto per lui e sembra stia trovando la condizione giusta per lasciare il segno. Cassani vorrebbe un altro segnale da parte sua e il vicentino è chiamato a far vedere qualcosa anche al Trittico Lombardo.
QUINZIATO Manuel: è in gran forma e alla Vuelta sta andando fortissimo. È tirato ed esperto, nella prima parte di gara il suo lavoro può essere fondamentale per la causa. Sembra quasi sicuro del posto di uomo di fatica ed esperienza.
TRENTIN Matteo: dopo il Tour de France sembrava dovesse presentarsi al Mondiale come capitano della squadra azzurra. In realtà non sembra al top della condizione e anche in Canada non è parso brillante. Tiene in salita, sulla distanza ed è veloce in volata, ma serve anche altro per poter ben figurare in un Mondiale. Può riciclarsi come gregario, ruolo che svolge egregiamente la maggior parte della stagione.
VANOTTI Alessandro: uomo di fiducia di Vincenzo Nibali e compagno di camera del siciliano. A Firenze fu tra i migliori azzurri ma un suo impiego, al fianco di Bennati e Quinziato, potrebbe risultare eccessivo in una squadra che parte senza i favori del pronostico e non ha necessità di fare la corsa.
VISCONTI Giovanni: classica mezzapunta, pedina importante da muovere negli ultimi 50-60 chilometri come lo scorso anno a Firenze. Difficile valutare la sua condizione di forma dopo un ottimo Tour de France, ma ha dimostrato di poter essere finalmente competitivo anche nelle corse che contano maggiormente.
ZARDINI Edoardo: probabilmente è uno degli uomini più i forma. Selezionato in extremis dal CT, al Giro di Gran Bretagna ha raccolto risultati sublimi. Difficile possa basare per una maglia da titolare anche perchè il percorso non è adattissimo ad uno scalatore come lui. Fosse convocato per la prova iridata potrebbe essere inserito in un tentativo della prima ora.
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gianluca.santo@olimpiazzurra.com
Foto: Pagina Twitter Tour de France