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Ciclismo, Richmond 2015: strappi e pavè, il percorso del prossimo Mondiale

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Pavè. Solo il nome pare una garanzia di spettacolo per il circuito dei Campionati Mondiali di ciclismo su strada del 2015 che si terranno a Richmond, in Virginia. Conclusasi la rassegna iridata di Ponferrada, andiamo ad analizzare il percorso che si troveranno di fronte gli atleti tra un anno.

Un percorso praticamente cittadino, molto tecnico, con curve a 90 gradi e a 180 gradi che già dai primi giri potrebbero mettere il plotone in lunga fila indiana, costringendo chi è nella coda del gruppo a rilanciare violentemente l’andatura. Dei 16,5 chilometri, i primi 10 non presentano particolari difficoltà altimetriche, fatta eccezione per una tenue discesa che condurrà gli atleti alla fase finale, e determinante, del tracciato.

Tre strappi, uno in fila all’altro. Il primo, ufficialmente di 250 metri, inizia dopo 12,5 chilometri. Una lunghezza che potrebbe non far paura, ma il manto stradale non sarà asfaltato, bensì di ciottolato. Caratteristica comune con il secondo strappo: questo addirittura di 110 metri, ma con pendenze che arriveranno al 20% per fare selezione in maniera quasi naturale. Dopo una breve discesa e un chilometro circa di falsopiano, il circuito prevede un ulteriore dente: questa volta di 360 metri, che sfocerà in un tratto pianeggiante di 650 metri che condurrà al traguardo.

Il percorso si adatta a corridori molto potenti, in grado di fare la differenza su salite così brevi e arcigne. Il pavè, inoltre, offre un elemento di difficoltà e selettività ancora maggiore. Gli scalatori, verosimilmente, potrebbero pagare il fondo stradale sconnesso a vantaggio di corridori da classiche. Da Peter Sagan a Fabian Cancellara, passando per Sep Vanmarcke e Zdenek Stybar: dopo le classiche di primavera, l’obiettivo di questi corridori non può che essere la maglia iridata.

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gianluca.santo@olimpiazzurra.com

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