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Equitazione, salto ostacoli: l’Italia torna finalmente nell’Élite

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Dopo quattro anni di Purgatorio, l’Italia è tornata finalmente tra le migliori nazioni mondiali del salto ostacoli. La vittoria ottenuta in occasione del CSIO di Arezzo-San Marino ha infatti permesso, alla squadra azzurra, di ottenere la promozione alla prima divisione europea e la qualificazione alle finali di Nations Cup che avranno luogo a Barcellona. Un risultato giunto nonostante una stagione altalenante, anche grazie alla scarsa regolarità da parte di tutte le squadre partecipanti alla seconda divisione europea, che si sono alternate al vertice nelle varie tappe stagionali.

Questa promozione va certamente vista come un segnale positivo e di ripresa per il salto ostacoli azzurro, che lentamente sta tornando a buoni livelli dopo aver toccato i minimi storici nelle ultime stagioni. Allo stesso tempo, però, non deve divenire un alibi per chiudere gli occhi di fronte al ritardo che l’Italia ancora accusa nei confronti delle migliori nazioni del continente e del mondo, situazione messa in risalto soprattutto dagli ultimi World Equestrian Games, nei quali gli Azzurri hanno recitato un ruolo perlopiù da comprimari. L’aspetto positivo sta soprattutto nella possibilità che l’Italia avrà di confrontarsi con le migliori squadre a partire dall’appuntamento di Barcellona, e soprattutto per tutta la prossima stagione, fatto che darà la possibilità di monitorare costantemente il ritardo nei confronti del vertice ed eventualmente di migliorare quegli aspetti nei quali l’Italia è tuttora carente.

A questo punto, pensiamo anche che sia la FISE che i migliori cavalieri azzurri dovranno rivedere le proprie scelte: se in seconda divisione potevano bastare dei quartetti che includevano alcune seconde linee, la necessità di garantire la permanenza dell’Italia in prima divisione ci permetterà probabilmente di vedere la squadra azzurra al completo in più occasioni, con Emanuele Gaudiano e Luca Maria Moneta che sicuramente saranno maggiormente attratti dalla partecipazione agli CSIO cinque stelle rispetto ad un palcoscenico di livello inferiore come quello della seconda divisione e dei CSIO tre stelle. A quel punto, potremo capire meglio anche quale sia il reale potenziale della squadra azzurra nel corso di una stagione, e la Federazione potrà pianificare ancor meglio il futuro in vista dei prossimi appuntamenti continentali (2015) ed olimpici (2016).

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giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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