Judo
Judo, Grand Prix Zagabria: Italia collezionista di legni, rinuncia Quintavalle
Nonostante le ottime premesse, l’Italia esce dalla prima giornata del Grand Prix di Zagabria senza medaglie, ma con tre quinti posti. Sui tatami croati, infatti, Valentina Moscatt, Odette Giuffrida e Carmine Maria Di Loreto si sono tutti fermati ad un passo dal podio.
Nella categoria 48 kg, nella quale Anna Bartole è stata eliminata agli ottavi di finale da Taciana Lima (Guinea Bissau), Valentina Moscatt ha realizzato un buon percorso fino alle semifinali, battendo la statunitense Gabriela Prado e l’ostica turca Ebru Şahin. Poi, però, è arrivata l’inaspettata sconfitta con la spagnola Julia Figueroa, che l’ha costretta alla finale per il bronzo, dove però non è riuscita ad avere la meglio su Taciana Lima, la stessa judoka che aveva eliminato Bartole. In finale, Figueroa sarebbe poi stata sconfitta con un waza-ari e due yuko dalla rumena Monica Ungureanu, mentre assieme a Lima è salita sul terzo gradino del podio la belga Charline Van Snick, che faceva il suo ritorno alle competizioni dopo una sospensione per una positività alla cocaina riscontrata ai Mondiali 2013.
Anche Odette Giuffrida (52 kg) aveva iniziato la sua giornata nel migliore dei modi: vincitrice per ippon sulla finlandese Katri Kakko e per shido sulla polacca Karolina Pieńkowska, l’azzurra si è poi fatta battere dalla portoghese Joana Ramos, vicecampionessa europea nel 2011. Ai ripescaggi, Giuffrida ha superato per yuko Petra Nareks, già battuta al primo turno dei recenti Mondiali, ma ha poi perso la possibilità di salire sul podio contro l’israeliana Gili Cohen. La finale ha opposto proprio la lusitana Ramos alla francese Annabelle Euranie, con quest’ultima che si è imposta per doppio waza-ari. L’altra medaglia di bronzo è invece finita al collo della brasiliana Raquel Silva.
Delusione nella categoria 57 kg, dove in un primo momento era stata annunciata la presenza di Giulia Quintavalle, che invece ha successivamente rinunciato alla partecipazione. Per l’Italia era comunque presente Martina Lo Giudice, che, dopo aver sconfitto la finlandese Satu Lehikoinen, si è fermata agli ottavi di finale contro la serba Jovana Rogić, che avrebbe alla fine raggiungo il terzo posto assieme alla rumena Loredana Ohai. La medaglia d’oro, invece, è stata conquistata dalla francese Laëtitia Blot, che grazie ad uno shido per passività ha avuto ragione dell’ungherese Hedvig Karakas.
Il giovane Carmine Maria Di Loreto ha invece rappresentato la piacevole sorpresa della categoria 60 kg: vincitore contro il canadese Charles Breton-Leduc e contro il tedesco Tobias Englmaier, il ventunenne è poi stato sconfitto per ippon dallo spagnolo Francisco Garrigos. Ai ripescaggi, però, è riuscito a rifarsi con un waza-ari sul francese Adrien Raymond, prima di cedere nella finale per il bronzo ai due yuko del brasiliano Diego Santos. Se il ceco Pavel Petrikov si è aggiudicato l’altra medaglia di bronzo, la finale ha premiato l’esperto austriaco Ludwig Paischer, trentadue anni, che con un ippon su osaekomi ha superato il turco Ahmet Şahin Kaba. Proprio Kaba aveva battuto al primo turno Fabio Andreoli.
Percorso molto breve, infine, per i due italiani impegnati nella categoria 66 kg: Matteo Piras ed Emanuele Bruno sono entrambi stati eliminati al primo turno, rispettivamente dall’algerino Fethi Nourine e dal serbo Ilja Ciganovic. In finale, il belga Jasper Lefévère ha battuto con un rapido ippon (51″) il russo Alim Gadanov. Medaglie di bronzo all’israeliano Tal Flicker ed allo sloveno Adrian Gomboc.
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Immagine: IJF
giulio.chinappi@olimpiazzurra.com