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Judo, Grand Prix Zagabria: Regis e Marconcini riempiono il medagliere azzurro

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Dopo una giornata avara di medaglie, con ben tre quinti posti, l’Italia ha finalmente trovato la via del podio al Grand Prix di Zagabria grazie ad Andrea Regis (73 kg) ed al sorprendente Matteo Marconcini (81 kg).

Partiamo proprio dal venticinquenne della categoria 81 kg, già vincitore dell’European Cup di Sindelfingen, ma mai sul podio in un Grand Prix prima d’oggi. Nei primi due turni, i più accessibili, Marconcini ha sfoderato due ippon contro l’uruguayo Alain Aprahamian ed il montenegrino Srđan Mrvaljević, vicacampione mondiale nel 2011 ma da diverso tempo lontano dal top. Dopo aver battuto per yuko il polacco Jakub Kubieniec, Marconcini ha disegnato il suo capolavoro, infliggendo un waza-ari e poi battendo per hansoku make il russo Murat Khabachirov, reduce dalla medaglia d’argento a squadre vinta ai Mondiali di casa. Battuto per ippon dallo statunitense Travis Stevens in semifinale, l’azzurro ha poi saputo conquistare uno splendido terzo posto con un ippon ai danni dell’israeliano Asaf Chen.
In finale, Stevens è stato battuto per ippon dal russo Sirazhudin Magomedov, mentre Khabachirov ha poi ottenuto l’altro bronzo, battendo l’ungherese László Csoknyai, che in precedenza aveva eliminato Giovanni Carollo.

L’altra medaglia, come anticipato, è arrivata grazie ad Andrea Regis, che nella categoria 73 kg ha battuto per ippon l’austriaco Peter Scharinger e l’esperto spagnolo Kiyoshi Uematsu (su hansoku make), prima di perdere per via di uno shido con lo statunitense Nicholas Delpopolo. Nei ripescaggi, l’azzurro ha ripreso a macinare ippon contro il brasiliano Leandro Cunha, ed ha poi avuto la meglio, con due yuko, sul compagno di nazionale Marco Maddaloni, rimasto così ai piedi del podio dopo essere approdato addirittura in semifinale.
Il campione europeo Dex Elmont si è imposto in finale: l’olandese ha inflitto un waza-ari al portoghese Andre Alves, che aveva sconfitto Maddaloni, per ottenere il suo secondo successo stagionale dopo quello della competizione continentale. Sul podio anche il francese Florent Urani, sconfitto in precedenza da Maddaloni ai quarti di finale.

Ancora un quinto posto, invece, per Edwige Gwend nella categoria 63 kg. Dopo quello comunque prestigioso ottenuto al Mondiale, l’azzurra ha invece ottenuto un risultato abbastanza deludente per le sue qualità, soprattutto per aver perso contro atlete sulla carta inferiori come la svedese Mia Hermansson, vincitrice per waza-ari in semifinale, e la britannica Gemma Howell, che l’ha privata definitivamente del podio per via di due shido.
La favorita slovena Tina Trstenjak, bronzo agli ultimi Mondiali, è riuscita a confermare il pronostico sconfiggendo con due yuko la già citata Hermansson, mentre la francese Maëlle Di Cintio si è guadagnata il secondo bronzo in palio.

Tra le 70 kg, infine, si è imposta la canadese Kelita Zupancic, che grazie ad uno shido ha costretto all’argento la polacca Katarzyna Kłys. Sul gradino più basso del podio sono salite la giovane croata Barbara Matić e la brasiliana Maria Portela, che aveva eliminato al primo turno Jennifer Pitzanti. Quanto a Valeria Ferrari, la sua sconfitta è arrivata contro la britannica Sally Conway.

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Immagine: EJU

giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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