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Basket
Mondiali basket 2014: il pagellone. Usa perfetti, Spagna che delusione
ANGOLA 5,5: L’obiettivo era quello di passare il primo girone e gli africani non ci sono riusciti. Decisiva la sconfitta la brutta sconfitta con il Messico. La bella vittoria con l’Australia non è bastata e non ha fato altro che aumentare i rimpianti di un’eliminazione precoce. Menzione d’onore per Yanick Moreira, che chiude con oltre venti punti di media segnati nelle cinque sfide della prima fase.
ARGENTINA 6: Il Mondiale ha segnato probabilmente la fine di una generazione. L’eliminazione agli ottavi nel derby con il Brasile ha chiuso l’epopea con la Seleccion dei vari Scola, Nocioni, Prigioni, senza dimenticare che a casa c’era un certo Manu Ginobili. Chissà se arriveranno fino a Rio, ma ora non resta che alzarci in piedi ed applaudire una generazioni di campioni, capaci di arrivare fino all’oro olimpico.
AUSTRALIA 6: La clamorosa sconfitta con l’Angola aveva aperto una parte di tabellone abbastanza favorevole e l’occasione di raggiungere la prima medaglia mondiale della storia era ala portata. Poteva essere una delle sorprese del Mondiale ed invece si è fermata agli ottavi per colpa di una tripla di Preldzic a quattro secondi dal termine. Squadra giovane e dal buon futuro, con un Dante Exum (classe 1995) potenziale fenomeno.
BRASILE 6,5: Un primo girone straordinario ( 4 vittorie e 1 sconfitta) aveva lanciato i verdeoro verso una probabile semifinale. L’incantesimo, durato anche negli ottavi con l’Argentna, si è spento definitivamente con la Serbia nei quarti. Sudamericani irriconoscibili e demoliti dalla squadra poi finalista. Resta il dubbio di essere un’eterna incompiuta, che non è mai riuscita a fare il salto di qualità definitivo.
CROAZIA 5,5: Rischia subito il disastro con le Filippine e poi viene beffata dal Senegal. Ottimo potenziale, ma espresso solo in parte. Bogdanovic non basta e negli ottavi la scatenata Francia mette fine al Mondiale della squadra di coach Repesa. Si poteva e doveva fare qualcosa in più.
EGITTO 4,5: Cinque partite e cinque sconfitte. Una semplice comparsa all’interno della manifestazione. I limiti tecnici sono notevoli, ma evitare di perdere tutte le partite di venti punti si poteva provare.
FINLANDIA 5: Al Mondiale solamente per una Wild Card. Agli Europei non è mai stata protagonista e ha pure la fortuna di capitare in un girone abbordabile, dove può sperare di passare il turno. Le sconfitte con Rep.Dominicana e Nuova Zelanda fanno crollare il sogno di Koponen e compagni, che si confermano una nazionale di basso livello.
FRANCIA 8: Ad inizio Mondiale si ironizzava sulle possibilità dei Campioni d’Europa in carica di ben figurare senza Parker e Noah. Nel girone iniziale qualche difficoltà, ma la storica vittoria nei quarti con la Spagna resta l’impresa più grande di questo Mondiale. Solo una grande Serbia la ferma in semifinale, ma nella finale per il bronzo Diaw e compagni conquistano la prima storica medaglia in una rassegna iridata.
FILIPPINE 6: Vincono certamente il premio simpatia del Mondiale, ma non sono solo una cenerentola della competizione. Sfiorano l’impresa all’esordio con la Croazia (ko al supplementare) e poi anche con l’Argentina. Con il Senegal arriva una storica vittoria, ma il ko con Puerto Rico costa l’eliminazione.
GRECIA 6: Anche lei usufruisce di una Wild Card ed impressiona nel girone iniziale riuscendo a vincere anche tutte e cinque le partite. Negli ottavi trova l’inarrestabile Serbia e il sogno finisce.
IRAN 6: Non poteva fare nulla nel girone infernale e l’eliminazione era praticamente scontata. Ha il merito di vincere comunque una partita e di provarci in ogni sfide anche contro le corazzate europee.
KOREA 4,5: Stesso discorso fatto per l’Egitto in precedenza. Zero vittorie e la sensazione che questo sia un livello inarrivabile per la nazionale asiatica.
LITUANIA 7,5: Vince il proprio girone, superando la Slovenia nell’ultima giornata e sfrutta al meglio una parte di tabellone favorevole, che la porta fino alla semifinale con gli Stati Uniti. Gli americani sono troppo forti e di conseguenza c’è una finale per il bronzo da disputare. La medaglia sfuma al termine di un match incredibile con la Francia, che rimonta e vince in volata.
MESSICO 6,5: Il massimo possibile erano gli ottavi di finale e i centroamericani sono riusciti a centrarlo. L’ottavo di finale con gli Stati Uniti sarà un ricordo indelebile per Ayon e compagni.
NUOVA ZELANDA 6: Altra sorpresa agli ottavi di finale. Dopo un inizio terribile con quattro sconfitte consecutive ed un’eliminazione praticamente alle porte, gli All Blacks si riprendono e battono Ucraina e Finlandia, riuscendo a centrare una clamorosa qualificazione agli ottavi
PUERTO RICO 5: La nazionale caraibica delude ampiamente e va già fuori nella prima fase. Una sola vittoria, con le Filippine, e tanti ko. Barea e compagni salutano la competizione a testa bassa e con davvero molto rammarico.
REP.DOMINICANA 6: Sfrutta al meglio un girone abbordabile e il suicidio delle squadre europee, Ucraina e Finlandia. Chiude addirittura al terzo posto nella prima fase e si trova ad affrontare un ottavo di finale con la Slovenia. I centroamericani si comportano comunque bene ed impensieriscono Dragic e compagni
SENEGAL 6,5: Clamorosa la qualificazione agli ottavi di finale per gli africani e il successo con la Croazia è una delle pagine più belle della storia della loro pallacanestro. Il ko con le Filippine poteva pregiudicare tutto, ma alla fine Dieng e compagni hanno superato il turno. La Spagna era un avversario insuperabile.
SERBIA 9: Il capolavoro di coach Djordjevic. Da una prima fase orribile e chiusa all’ultimo posto alla conquista della finale mondiale. Incredibile il cammino dei serbi, che demoliscono Grecia e Brasile per poi completare l’opera con la Francia in semifinale. In finale gli Stati Uniti sono insuperabili. Nazionale giovane e che l’anno prossimo all’Europeo si candida per la medaglia d’oro.
SLOVENIA 6,5: La sconfitta nell’ultima giornata della prima fase proietta Dragic e compagni nel quarto di finale con gli Stati Uniti e la loro avventura finisce proprio li. Alla fine i quarti sono comunque un ottimo risultato, ma senza quel ko si poteva arrivare fino alla semifinale.
SPAGNA 5: La più grande delusione dell’intero Mondiale. Candidata al ruolo di principale avversaria degli Stati Uniti, la nazionale iberica si scioglie nei quarti di finale con la Francia dopo aver dominato i match precedenti. Un ko vissuto come un dramma da un intero paese che sognava la rivincita dopo la finale olimpica persa nel 2012. Un monumentale Pau Gasol non basta e i suoi compagni lo tradiscono nel momento decisivo.
TURCHIA 7: Quando il cuore e la voglia di non mollare mai ti portano anche più lontano delle tue possibilità. Nei quarti si arrendono lottando alla Francia, ma la tripla di Preldzic contro l’Australia rimarrà tra le giocate più importanti ed incredibili dell’intera rassegna.
UCRAINA 5: Vale lo stesso discorso fatto per la Finlandia. Alla prima apparizione in un Mondiale i ragazzi di Mike Fratello pagano l’inesperienza e vengono subito eliminati. Una rassegna iridata importante per tutto il movimento e per la nazione,ma che difficilmente verrà ricordato in maniera positiva.
USA 10: Semplicemente perfetti. Gli Stati Uniti non vincono il Mondiale, lo stravincono. Un dominio dal primo all’ultimo match. Sono di un altro livello rispetto al resto del mondo anche senza le stelle più famose. Squadra unita e completa, forse come non lo era mai stata prima. Imbattibili.
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foto da pagina FB Usa Basketball
andrea.ziglio@olimpiazzurra.com