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Ciclismo

Mondiali ciclismo Ponferrada 2014: azzurre, la forza del gruppo contro la Vos

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Eccole lì, in uno dei più classici selfie scattati nell’ultima giornata di allenamento: sono le azzurre élite, forse, senza nulla togliere a Nibali e compagni, le carte migliori e più affidabili per tornare da Ponferrada con una grande soddisfazione per il nostro Tricolore.

Lo abbiamo ripetuto tante volte: nove medaglie nelle ultime sette prove iridate, sebbene abbiano coinciso con l’ascesa e l’affermazione di una delle più straordinarie sportive della storia, ovvero Marianne Vos. Domani non sarà diverso: sarà ancora Vos contro Italia, sebbene altre atlete, a partire dalla giovane stella francese Pauline Ferrand-Prèvot, dalle tedesche e dalle statunitensi, non partano certo battute. La Vos ha però perso per strada due compagne di una certa importanza: Anna Van der Breggen e Annemiek Van Vleuten, a causa della sfortunata caduta nella cronosquadre di domenica scorsa, dovranno guardare la gara solamente davanti alla tv. E questo abbassa il livello di un’Olanda che altrimenti sarebbe stata non solo la squadra della campionessa, ma anche la squadra più forte, considerando il dominio totale delle orange in quasi tutte le prove di Coppa del Mondo e in molte altre gare del calendario internazionale: senza nulla togliere a Blaak, De Jong, Knetemann, Van Dijk, Slappendel, Brand, Pieters e Stuiltiens (peraltro ben due in più rispetto alle azzurre), l’assenza di due atlete da sempre molto vicine a Marianne Vos potrebbe aprire a nuovi scenari.

E fare dell’Italia, davvero, la nazione da battere. Su un circuito che, stando alle prove di venerdì, non è apparso particolarmente duro, non si può dunque escludere l’arrivo in volata: in quel caso, Giorgia Bronzini ed Elena Cecchini rappresenterebbero due assi decisamente validi. Ma l’Italia farà corsa dura, deve fare corsa dura, perché sarebbero troppi i rischi di portarsi una Vos in volata, momento della gara nel quale sarebbe in grado di vincere come con ogni altra tattica. E allora spazio a Susanna Zorzi, Valentina Scandolara, Tatiana Guderzo, Rossella Ratto ed Elisa Longo Borghini: atlete capaci di vincere e di sacrificarsi, di scattare e di tirare in testa al gruppo, di lavorare per le altre e per se stesse. Un gruppo solido, coeso, soprattutto di altissimo livello: questa è la vera arma che Marianne Vos deve temere. 

Foto: profilo Facebook Valentina Scandolara

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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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