Ciclismo

Mondiali mountain bike 2014: Lechner all’assalto del podio

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La delusione per una staffetta a dir poco sfortunata, con tre forature che hanno senz’altro contribuito al piazzamento del tutto negativo, è stata parzialmente smaltita dai buoni risultati ottenuti tra gli junior, sia nel maschile sia nel femminile: tuttavia, a questi Mondiali di MTB&Trials edizione 2014 manca ancora una medaglia per gli azzurri e, al di là dei risultati che porteranno in dote le due gare under 23 del pomeriggio, grande attenzione è ovviamente focalizzata sulle prove élite di domani.

La carta più importante che calerà la selezione tricolore è senza dubbio quella di Eva Lechner. Argento ai Mondiali di ciclocross di inizio stagione, la veterana di Appiano sulla Strada del Vino proseguì il momento positivo sino alla vittoria di Cairns, in Coppa del Mondo di cross country: dopo quel successo, purtroppo, vennero inanellate una serie di prestazioni ben poco positive, talvolta persino molto lontane dalla top ten, sino alla quinta posizione che sa di riscatto conseguita a Meribel nell’ultima gara. In staffetta Eva viaggiava su buoni ritmi prima dell’immancabile foratura: in ogni caso, si tratta di una delle atlete da cui ci si può attendere veramente di tutto, perché in carriera ha ripetutamente dimostrato, in Coppa del Mondo come ai Mondiali, di saper salire sul podio.

Nel maschile l’Italia cala almeno quattro atleti di buon livello, per quanto la zona medaglie appaia un po’ più lontana. Marco Aurelio Fontana è un altro che non ha bisogno di presentazioni: bronzo olimpico, più volte medagliato, è tuttavia reduce da una serie di prestazioni al di sotto delle attese, tanto da non essere mai entrato nei dieci nelle prove di Coppa del Mondo. Sebbene la sua condizione sembri leggermente in ripresa, avere un Fontana competitivo per il podio appare davvero improbabile alla luce di questi risultati. Attenzione, allora, a Gerhard Kerschbaumer: al primo anno tra gli élite, il giovane bolzanino di Chiusa ha terminato la Coppa del Mondo col quinto posto a Meribel, ovviamente il miglior risultato nella massima categoria dopo aver dominato in lungo e in largo tra i giovani. Comunque vada, Gerhard avrà altre occasioni e, forse, proprio il fatto di poter gareggiare a testa libera lo aiuterà non poco. Il piemontese Andrea Tiberi è invece un ragazzo che ha dimostrato una certa regolarità di piazzamento durante l’anno, non lesinando qualche frangente di gara combattuto ad armi pari con i migliori; discorso simile per Luca Braidot, campione d’Italia, che nella staffetta si trovava nelle primissime posizioni prima della foratura.

foto: pagina Facebook Eva Lechner

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