Ponferrada 2014 – De Marchi: “Sono mancate le gambe”. Cassani: “Italia da 8”

La prima della Polonia. Michal Kwiatkowski vince il Mondiale di Ponferrada 2014 e regala la prima maglia iridata della storia ai biancorossi. Un successo cercato, frutto di un grande lavoro della squadra fin dai chilometri iniziali e di un attacco perfetto nel finale. Anche con dei rischi, come spiega alla Rai il neo campione: “E’ un grande giorno, ancora non ci credo. Ho preso dei rischi, ma ne è valsa la pena. Ringrazio i miei compagni che hanno preso in mano la corsa fin dall’inizio. La tattica? L’ho studiata dagli under 23, avevo visto che si poteva arrivare da soli. E’ incredibile. La maglia è dedicata alla mia famiglia e a tutta la Polonia“.

Beffata, invece, un’Italia orgogliosa ma spuntata. I ragazzi di Davide Cassani corrono bene fino agli ultimi 15 km, poi crollano nel momento decisivo e piazzano Sonny Colbrelli (13esimo) come miglior risultato. C’è amarezza soprattutto per Alessandro De Marchi, il migliore degli azzurri: “Il rammarico è di non aver avuto le gambe quando è arrivato Kwiatkowski. Era l’attimo giusto, non l’ho colto. Peccato, avevo speso tanto prima“. Fabio Aru gli fa eco: “Abbiamo provato ad essere presenti in tutte le fughe, dando il massimo. Ci abbiamo provato, peccato“.

Il commissario tecnico Davide Cassani aggiunge: “Non avevamo un finalizzatore e avevamo limiti nell’ultimo strappo: l’ho sempre detto. Ma abbiamo corso bene, onorando la maglia azzurra ed il nome di Alfredo Martini. Siamo sempre stati nel vivo della corsa. De Marchi è stato fantastico. Nell’ultimo giro c’erano sette azzurri davanti. Rimpianto? Appena visto il percorso ho pensato a Diego Ulissi, purtroppo non l’ho avuto. Il voto alla Nazionale? 8. Abbiamo corso come stabilito. Fino agli ultimi 5 chilometri c’eravamo. Grande Kwiatkowski“.

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Foto da: pagina Facebook Cannondale