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Ciclismo
Ponferrada 2014: De Marchi, variabile impazzita?
Un corridore con gli attributi e la dinamite nelle gambe. Questa, probabilmente, una definizione veritiera di Alessandro De Marchi, atleta della Cannondale Pro Cycling atteso protagonista ai prossimi Campionati Mondiali di ciclismo su strada che si svolgeranno settimana prossima a Ponferrada.
Vincitore del premio di più combattivo del Tour de France e di una tappa alla Vuelta a España, il Rosso di Buja sta attraversando un periodo di forma splendida, che gli ha permesso di fare grandi cose nella corsa spagnola anche quando non ha vinto, dimostrando di andare forte anche in salita. Non teme le difficoltà altimetriche e la fatica e questo lo rende adattissimo a compiere il ruolo di attaccante o di uomo di fatica nella corsa iridata. Poco vincente in carriera (due vittorie), De Marchi dovrebbe comunque essere tra le punte della nazionale del CT Davide Cassani dopo aver dimostrato di essere uno degli uomini più in forma della selezione azzurra.
Difficile chiedergli di vestire la maglia arcobaleno alla fine dei 254 chilometri di corsa, ma può svolgere un lavoro importantissimo per la squadra senza per forza dover rinunciare alle ambizioni personali. Il suo inserimento in un tentativo a 50-60 chilometri dalla conclusione potrebbe risultare importantissimo per consentire ai compagni di risparmiare energie. Ma allo stesso tempo sono pochi i corridori in grado di tenere il suo ritmo e se dovesse giocarsi il successo con altre seconde e terze linee sarebbe sicuramente tra i favoriti.
Difficile si possa verificare uno scenario di questo tipo, ma la condizione fisica del veneto in questo momento può permettergli di fare la differenza, magari sfruttando una situazione tattica favorevole, anche in un gruppo dove sono presenti tutti i big. Il cuore e la dedizione per mettersi a disposizione dei compagni non gli mancano. La licenza di uccidere, invece, potrebbe consegnargliela a breve il Commissario Tecnico.
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gianluca.santo@olimpiazzurra.com
Foto: Pagina Facebook Cannondale Pro Cycling
Luca46
17 Settembre 2014 at 19:15
Il suo ruolo è sicuramente quello di partire alla distanza in modo da far lavorare le altre formazioni. Inoltre qualora la corsa dovesse sfuggire di mano, anche se improbabile, rappresenta un ottima carta importante. La mia impressione è quella che purtroppo ci presentiamo senza il corridore giusto per questo tracciato e quindi una carta come De Marchi torna utilissima. Poichè penso che in volata abbiamo poche possibilità dobbiamo rendere la corsa particolarmente dura sin da subito.