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Rugby
Rugby Championship, 5^ giornata: All Blacks ad un passo dal trionfo
All Blacks per chiudere i giochi, Argentina per inseguire ancora il primo successo, Australia e Sudafrica per la resa dei conti. In poche parole, il menù della quarta giornata del Rugby Championship, giunto probabilmente alla sua settimana decisiva per l’assegnazione del torneo. Newlands e La Plata saranno i palcoscenici per le quattro Regine dell’Emisfero Sud, che hanno confermato come il Championship sia il torneo più spettacolare del panorama ovale.
Argentina – All Blacks
Una vittoria con bonus e gli All Blacks confermerebbero matematicamente il titolo per il terzo anno consecutivo, a prescindere dal risultato che maturerà nel match tra Wallabies e Springboks. Se australiani o sudafricani non dovessero vincere con il bonus, invece, ai campioni del mondo basterà una vittoria anche senza le quattro mete per assicurarsi il torneo. La strada, insomma, è completamente in discesa per coach Hansen, che pure ha avuto i suoi grattacapi in settimana, a causa della notte brava di Aaron Cruden. L’apertura dei Chiefs ha alzato il gomito in un pub neozelandese, tanto da non rientrare in albergo con i compagni di squadra, ed è stato naturalmente escluso dalle trasferte argentine e sudafricane. Occasione imperdibile, dunque, per Beauden Barrett, la talentuosa apertura già destinata ad un futuro da superstar e dotata di tecnica e piede sopraffini. Ed eccezion fatta per Nonu (infortunato, al suo posto Fekitoa), la linea dei trequarti è pronta a devastare la difesa argentina. Dal canto loro, i Pumas proveranno a sfruttare il calore del pubblico di La Plata per tentare di impensierire i neozelandesi; missione pressoché impossibile, ma la garra argentina può aprire porte apparentemente sigillate. Il pericolo n°1, ça va sans dire, sarà quel Manuel Montero che è la vera rivelazione in casa Pumas.
Kick-off alle ore 00:40 di domenica 29, diretta tv su Sky Sport 3
Argentina: 15 Joaquín Tuculet, 14 Juan Imhoff, 13 Marcelo Bosch, 12 Juan Martín Hernández, 11 Manuel Montero, 10 Nicolás Sánchez, 9 Tomás Cubelli, 8 Leonardo Senatore, 7 Juan Martín Fernández Lobbe, 6 Benjamin Macome, 5 Tomas Lavanini, 4 Mariano Galarza, 3 Ramiro Herrera, 2 Agustín Creevy, 1 Marcos Ayerza.
A disposizione: 16 Matías Cortese, 17 Lucas Noguera Paz, 18 Nahuel Tetaz Chaparro, 19 Matías Alemanno, 20 Rodrigo Báez, 21 Martín Landajo, 22 Santiago Gonzalez Iglesias, 23 Lucas González Amorosino.
New Zealand: 15 Israel Dagg, 14 Ben Smith, 13 Conrad Smith, 12 Malakai Fekitoa, 11 Julian Savea, 10 Beauden Barrett, 9 Aaron Smith, 8 Kieran Read, 7 Richie McCaw (captain), 6 Jerome Kaino, 5 Sam Whitelock, 4 Brodie Retallick, 3 Owen Franks, 2 Keven Mealamu, 1 Wyatt Crockett.
A disposizione: 16 Nathan Harris, 17 Joe Moody, 18 Ben Franks, 19 Jeremy Thrush, 20 Sam Cane, 21 TJ Perenara, 22 Colin Slade, 23 Cory Jane
Sudafrica – Australia
Gli All Blacks sono ormai irraggiungibili, ma la sfida per decretare chi sia la vera anti-Nuova Zelanda è ancora aperta. Da una parte, la grande crescita dei Wallabies sotto la gestione McKenzie, dall’altro il calo del Sudafrica rispetto ai ritmi e all’intensità asfissianti inseriti nel motore fino ad un anno fa. Gli Springboks, questa volta, sembrano avere una marcia in più, soprattutto se dovessero replicare il gran match giocato in terra neozelandese due settimane fa. Con una prestazione di quel livello, difficilmente Hooper&co. potrebbero fermare la corsa dei sudafricani, a caccia anche di riscatto dopo lo smacco subito in casa degli aussie. I progressi compiuti da questi ultimi da un anno a questa parte, però, sono un biglietto da visita più che sufficienti per mettere paura agli uomini di Heyneke Meyer.
Tra le fila sudafricane esordio dal 1′ per il flanker Tebo Mohoje, mentre Handré Pollard è confermato all’apertura. McKenzie, invece, conferma la mediana Phipps-Foley, inserisce Fainga’a al tallonaggio e Ashley-Cooper all’ala. Ma la sfida più interessante sarà senz’altro quella tra i due estremi, i più forti al mondo al momento: Israel Folau vs. Willie Le Roux, ovvero esplosività, dinamismo, tecnica e fantasia. Lo spettacolo è assicurato.
South Africa: 15 Willie le Roux, 14 Cornal Hendricks, 13 Jan Serfontein, 12 Jean de Villiers (c), 11 Bryan Habana, 10 Handrè Pollard, 9 Francois Hougaard, 8 Duane Vermeulen, 7 Tebo Mohoje, 6 Marcell Coetzee, 5 Victor Matfield, 4 Eben Etzebeth, 3 Jannie du Plessis, 2 Adriaan Strauss, 1 Tendai Mtawarira
A disposizione: 16 Bismarck du Plessis, 17 Trevor Nyakane, 18 Marcel van der Merwe, 19 Bakkies Botha, 20 Schalk Burger, 21 Cobus Reinach, 22 Pat Lambie, 23 JP Pietersen
Australia: 15 Israel Folau, 14 Adam Ashley-Cooper, 13 Tevita Kuridrani, 12 Matt Toomua, 11 Joe Tomane, 10 Bernard Foley, 9 Nick Phipps, 8 Ben McCalman, 7 Michael Hooper (c), 6 Scott Fardy, 5 Rob Simmons, 4 Sam Carter, 3 Sekope Kepu, 2 Saia Fainga’a, 1 James Slipper
A disposizione: 16 James Hanson, 17 Ben Robinson, 18 Ben Alexander, 19 James Horwill, 20 Scott Higginbotham, 21 Nic White, 22 Kurtley Beale, 23 Rob Horne
Kick-off alle ore 17:05 di sabato 27, diretta tv su Sky Sport 2
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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com