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Tennis: Gianluigi Quinzi, l’ennesimo Godot del tennis italiano?

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La storia del tennis italiano è piena di giovani campioni, che poi non hanno saputo confermarsi una volta nel circuito maggiore e che non hanno rispettato le numerose aspettative su di loro. La carriera tennistica di Gianluigi Quinzi sta velocemente prendendo questa strada, ma bisogna ancora attendere qualche stagione per valutare veramente il marchigiano, che ha passato un 2014 particolarmente difficile.

Dopo un buon inizio di 2014, nel quale si parlava addirittura di una possibile wild card per le qualificazioni del Masters1000 di Miami, per il 18enne cresciuto a Porto San Giorgio comincia un periodo non felicissimo, dove i risultati non arrivano e anche il cambio di allenatore non agevola il rendimento dell’azzurro. Un’attenta riflessione aveva portat nel mese di luglio Gianluigi a scegliere lo spagnolo Marc Gorriz, ex primi cento del mondo e in passato tecnico dei colombiani Falla e Giraldo.

La speranza era quella che con il coach spagnolo Quinzi potesse cominciare un lavoro importante per provare ad avvicinarsi al circuito Atp ed iniziare a scalare posizioni nella classifica mondiale. Purtroppo l’intesa non ha funziona e dopo poco tempo il campione di Wimbledon Juniores 2013 ha scelto Federico Torresi. 

Dopo le vittorie in tre Futures e qualche buon risultato a livello Challenger, arrivano le prime apparizioni nei tornei Atp, ma sia a Zagabria sia a Kitzbuhel il marchigiano viene eliminato nelle qualificazioni, anche se centra in Croazia il primo successo da professionista.

Si pensa possa essere un nuovo inizio per Quinzi ed invece il polso fa crac e il 18enne azzurro è costretto a rimanere ai box. Si parla di quattro mesi di stop almeno e quindi di rivedere l’azzurro il prossimo anno, ma è notizia di pochi giorni fa che Gianluigi possa accorciare notevolmente i tempi di recupero. Attualmente è seguito dal famoso Dottor Costa, che per tantissimi anni ha guidato la clinica mobile della MotoGP, e le speranze di un rientro più veloce sono aumentate dopo che il polso di Quinzi ha risposto bene alle sedute di mesoterapia. Ricordo che Gianluigi è stato costretto nei primi giorni di Settembre all’operazione chirurgica al polso sinistro, per sistemare una lesione di secondo grado al piramidale dorsale.

La stagione sembra ormai compromessa ed il rischio è quello di vivere un 2015 come nuovo anno di preparazione per il circuito maggiore. Mentre Gianluigi disputava tornei minori, giocatori come Kyrgios e Zverev, che lui ha anche battuto a livello Juniores, ottenevano risultati straordinari a livello Atp, con l’australiano addirittura capace di raggiungere i quarti a Wimbledon.

Se da una parte c’è il rischio di un altra stagione anonima, c’è comunque la speranza che il 2015 possa segnare l’inizio di una nuova carriera tennistica per Quinzi. Il progetto deve essere assolutamente quello di superare il muro dei primi 200 e avvicinarsi il più possibile ai 100. Per farlo bisogna abbandonare definitivamente i tornei giovanili o i Futures e cominciare a concentrarsi sul circuito Atp, provando le qualificazioni e scendere qualche volta nei Challenger per conquistare punti importanti che possano permettere una veloce risalita al marchigiano, seguendo un po’ quello che ha fatto Simone Bolelli in questo 2014, visto che il bolognese è passato dal numero 364 al 76 del ranking. Un esempio quello del bolognese di come risorgere dalle ceneri dopo un brutto infortunio e anni difficili, Gianluigi è ancora molto giovane e non deve sprecare questa occasione.

 

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Foto Costantini per federtennis

andrea.ziglio@olimpiazzurra.com

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