Pallavolo
Volley, Mondiali 2014 – Brasile e Russia, che facilità! Riscatto Germania; Giappone, incubo sfiorato
Passeggiate pomeridiane per Germania, Russia e Brasile ai Mondiali 2014 di volley femminile, come era ben prevedibile alla valigia.
Le Campionesse del Mondo rifilano un secco 3-0 al Messico (25-17; 25-22; 25-13). A dire il vero la Russia ha passato un piccolo momento di brivido, quando si è trovata sotto per 18-16 nel secondo set, ma è stata brava a non distrarsi e a chiudere agevolmente la contesa.
Non si sono risparmiate perché le star Gamova (11) e Kosheleva (9) hanno giocato l’intero incontro, affiancando l’esagerata top scorer Regina Moroz (13 punti, 3 muri, 77% in attacco). Goncharova ha giocato metà incontro (3), Startseva ha pescato ben 3 aces.
Le Campionesse Olimpiche sbrigano agevolmente la pratica Camerun per 3-0 (25-14; 25-15; 25-18). Le africane combattono e dimostrano comunque di avere un buon gioco (chiaramente per gli standard del loro Continente) come esibito contro il Canada, quando vinsero un set.
Le verdeoro fanno la differenza al servizio, dove stampano 7 aces (4 di Pereira) che sfiancano le avversarie. A muro, invece, l’incontro è clamorosamente in equilibrio: le sudamericane si prendono ben sei stampatone dal Camerun, rifilandone comunque nove (4 di Da Silva).
Ampio turnover giustificato: in panca permanente siedono Fernanda, Sheilla, Jaqueline, Danielle, Fabiana, le big delle squadrone chiamato a sfatare il taboo che non le ha mai viste sul Tetto del Mondo. Top scorer è Natalia Pereira (18 punti). Merita un applauso la scatenata Christelle Tchoudjang Nana (13 punti): il Camerun è tutto con lei.
Le tedesche si sbarazzano dell’Argentina con un velocissimo 3-0 (25-12; 25-13; 25-14), risultato più netto di quanto ci si aspettasse alla vigilia. Le ragazze di Guidetti erano chiamate al riscatto dopo la clamorosa sconfitta subita contro la Repubblica Dominicana e hanno ben risposto, grazie a una solida prestazione in tutti i fondamentali.
Decisivi il servizio (11 aces contro 2) e il muro (8 stampatone contro 3) che hanno inevitabilmente indirizzato l’incontro. Anche in attacco non c’è stata storia con la Germania decisamente più performante, trascinata dalla Kozuch (16) e dalla Brinker (13, 2 muri e 2 aces). Da annotare i 3 muri di Fuerst e i 3 aces di Apitz. Tra le fila dell’Albiceleste si salva solo Sosa (10), giornata no per Nizetich (5).
Il Giappone soffre tantissimo, rischia di venire trascinato al tie-break, ma poi d’esperienza riesce a sconfiggere il Belgio per 3-1 (25-22; 22-25; 25-20; 25-23). Le nipponiche, dopo la sconfitta di ieri contro l’Azerbaijan, dimostrano di non essere in grandissima forma in questo avvio di Mondiali e oggi hanno seriamente rischiato di complicarsi ulteriormente il proprio cammino iridato.
Sotto 15-20 nel quarto parziale, il sestetto temeva di perdere ulteriori fondamentali punti poi ha rialzato la testa, ha ricucito punto su punto avendo poi la meglio nel rush finale.
A fare la differenza è stato il pressante attacco asiatico, capace di annullare gli altri fondamentali tutti fiamminghi (12 muri contro 6, 7 aces contro 5).
Sugli scudi una magistrale Yukiko Ebata da 29 punti, affiancata dalle 16 segnature di Saori Kimura. Pessima partita di Miyu Nagaoka che pesca un clamoroso 0 su 8 in attacco nel primo set, venendo così sostituita da Yamaguchi. Mizuho Ishida non ha giocato titolare.
Per il Belgio i 20 punti della solita Van Hecke (ma con un modesto 33% in fase offensiva), i 4 muri di Heyrman e i 3 di Leys, autrice anche di 2 aces.
(foto FIVB)
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