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Volley, Mondiali 2014 – Italia, le pagelle dell’eliminazione: senza gioco, la Serbia ci sbatte fuori

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Ieri pomeriggio l’Italia veniva ancora sconfitta ai Mondiali, crollava al cospetto della Serbia e diceva addio alla rassegna iridata (clicca qui per la cronaca). Di seguito il nostro commento e le consuete pagelle.

 

ITALIA: 4. Il voto non è indirizzato esclusivamente alla partita di ieri (valutabile probabilmente attorno al 5) ma a un Mondiale davvero scadente, ampiamente al di sotto delle aspettative, deludente e amaro. La sconfitta patita contro la Serbia, avversario tutt’altro che trascendentale, ha semplicemente rappresentato la naturale conclusione di un cammino davvero pessimo, in cui l’unica luce è stata la grande rimonta sulla Francia.

L’eliminazione molto prematura (mancano ancora tre partite e siamo già fuori…) è quanto si è meritato la nostra Nazionale per il “gioco” espresso in campo, per la poca convinzione, per la mancanza di carattere. Tutto riassumibile in due dichiarazioni dei protagonisti: Rossini che chiede scusa agli italiani per come hanno giocato; Berruto che cerca di convincere i tifosi che questo gruppo non è stato in vacanza, ma si è allenato duramente.

Apprezziamo la sincerità del nostro libero e nessuno mette in dubbio l’affermazione del coach, ma è sotto gli occhi di tutti che davvero tante cose non sono funzionate. Si parla di spogliatoio spezzato, si è vista tanta confusione in campo, si pensa a una condizione fisica non delle migliori, si fanno analisi tecniche sull’attacco deficitario, sul problema palleggiatori, sul contrattacco inesistente, sull’incapacità di realizzare break-point. Giocatori che non hanno fatto quello che tutti si aspettavano, che non si sono espressi ai loro livelli, che sono mancati in moltissimi fondamentali.

Tutto legittimo e, molto probabilmente, vero e corretto. Ad ogni modo, ed è quello che conta, l’Italia finisce la propria corsa alla seconda fase e senza neanche riuscire a combattere fino in fondo. Si era partiti per arrivare almeno tra le migliori sei e, possibilmente, in semifinale… Ora bisogna pure lottare per difendere i punti in ottica Coppa del Mondo e Olimpiadi, cosa a cui nessuno avrebbe pensato fino a dieci giorni fa.

 

LUCA VETTORI: 4. Doveva sostituire Ivan Zaytsev ma non riesce ad assolvere al difficilissimo compito. Il nostro opposto è veramente troppo discontinuo: inizia male con 0/3, poi si sveglia a tratti. Quando lascia andare il braccio impensierisce l’avversario, ma purtroppo sono solo dei lampi. Chiuderà la serata con 13 punti, tutti in attacco dove si ferma al 46%.

DRAGAN TRAVICA: 4. Non è il Drago dei giorni migliori. Alcune invenzioni si sono viste solo nel terzo set, quando i centrali hanno provato a smarcare Lanza. Prima si è imballato sui primi piani (che funzionavano), Vettori spento non è riuscito a recuperarlo, a Kovar ha proposto delle pipe interessanti andate a segno ma si è incartato da solo, Parodi servito spesso ma inconcludente.

 

SIMONE BUTI: 6,5. Il migliore della serata e dell’intera rassegna in casa Italia. Si prende la briga di murare Atanasijevic e compagni, riuscendoci molto bene (trova 5 muri punto). In attacco riuscirà a pungere, con i consueti primi tempi che ci hanno dato tanta soddisfazione. Purtroppo solo pochi luci in un contesto da profondo rosso.

EMANUELE BIRARELLI: 5,5. Incontro discreto per il nostro capitano che fa il suo compito, non riuscendo però ad esprimersi al meglio. Troverà un paio di muri e darà un po’ di apporto qualitativo, ma veramente troppo distante dai suoi standard. Fondamentale il suo servizio per ricucire un buco nel secondo set.

 

JIRI KOVAR: 4. Una ne fa, cento ne pensa. L’Italia è sotto 12-16 nel secondo set e si incarica lui di recuperare il break: ci riesce con un rush di due minuti davvero da Campione. Poi però sbaglia quando abbiamo il set-point, commette errori importanti nei momenti cruciali, il servizio è davvero troppo impreciso e falloso. Finisce nel suo consueto tunnel e si eclissa.

SIMONE PARODI: 4. Qualche piccolo lampo ad inizio incontro, poi si eclissa lentamente fino a spegnersi del tutto. Verrà sostituito da Lanza. Chiuderà con soli sei punti all’attivo e un modestissimo 33% in fase offensiva.

 

MASSIMO COLACI e SALVATORE ROSSINI: 5,5. Non c’è moltissimo da imputare ai due liberi, anzi ricezione e difesa sono i fondamentali andati leggermente meglio rispetto agli altri. Forse si possono criticare alcuni mancati sostegni e qualche sbavatura, ma la nave stava davvero affondando. Onesto Rossini nel chiedere scusa all’Italia e agli italiani.

 

FILIPPO LANZA: 6. Subentra a metà del terzo set e gioca bene i pochi scambi a disposizione. Trova due pipe molto interessanti e le spara a terra, tenendo l’Italia incollata alla Serbia.

Non entrati: MATTEO PIANO, MICHELE BARANOWICZ, GIULIO SABBI (non ha giocato nemmeno ieri, con Vettori in crisi e il Mondiale praticamente terminato…).

Non a referto (in tribuna): SIMONE ANZANI.

IVAN ZAYTSEV, infortunatosi durante la sfida agli USA, è a Roma per curare la distorsione alla caviglia destra.

 

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