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Volley, Mondiali 2014 – Le pagelle dell’Italia: l’orgoglio non basta, troppa Polonia, tutti a casa
Ieri sera l’Italia perdeva per l’ennesima volta ai Mondiali, la Polonia ci sconfiggeva per 3-1 e ci eliminava dalla rassegna (clicca qui per la cronaca). Di seguito il nostro commento e le consuete pagelle.
ITALIA: 5. Non basta nemmeno la reazione d’orgoglio. Non è sufficiente il lampo di bel gioco del primo set per rialzare la testa in un Mondiale ormai davvero disastroso: quarta sconfitta consecutiva, quinta complessiva in una rassegna iridata che ci ha visto solo come delle comparse. Eliminazione ufficiale dalla competizione: ora, oltre alla logica emersa dopo il ko contro la Serbia, ci condanna anche l’aritmetica.
Ieri sera il gruppo ha alzato un pochino la propria qualità di rendimento, ma davvero di livello infinitesimale, giocando abbondantemente al di sotto dei propri standard e mancando sempre nei momenti decisivi: in parità fino a metà parziale, poi piccola accelerazione avversaria e addio sogni.
Sono stati ancora troppi gli errori e soprattutto l’incapacità di realizzare dei break point, di mantenere il pallone per lunghe fasi dell’incontro. Attacco e contrattacco non sono funzionati, con percentuali davvero troppo basse e sorrette solo da due uomini (Vettori e Lanza). Si è salvato il solito muro, mentre il servizio ha reso bene nel set vinto poi si è eclissato.
Questo, già ad oggi, è il peggior Mondiale degli ultimi 28 anni (11esimi nel 1986, speriamo quantomeno di eguagliare quel piazzamento, visto che siamo già fuori dai migliori nove) e non perdevamo quattro partite consecutive proprio da quell’anno.
Ormai si è già detto tutto su questa Nazionale che non riesce proprio più a ritrovare il bandolo della matassa e che sta crollando a picco, facendo anche dimenticare quanto fatto di buono in questi tre anni (sempre a medaglia!). Il loro gioco non c’è più, è sparito ad agosto e sta facendo le ferie posticipate a settembre.
Sabato affronteremo l’Argentina, nello spareggio per il sesto posto del girone e (probabilmente) per l’undicesimo complessivo del Mondiale. Non prendiamolo sottogamba: ci sono in palio punti fondamentali per il ranking, da cui dipenderà la Coppa del Mondo!
JIRI KOVAR: 2. Non è davvero il modo di giocare per un professionista. L’Italia gioca praticamente senza uno schiacciatore per tutto l’incontro: si ferma a cinque punti con un modesto 29% in attacco, spara in rete una quantità industriale di servizi, commette un’infinità di errori e va costantemente in crisi. Non gli riescono neanche i suoi consueti lampi di genio. Eppure rimane sempre in campo.
LUCA VETTORI: 6,5. Dopo il brutto esordio da titolare contro la Serbia, l’opposto si riscatta pienamente e sostituisce egregiamente Zaytsev. Nel primo set è l’autentico mattatore, ma anche quando le cose vanno meno lisce detta sempre legge. Gioca molto bene le diagonali ed è onnipresente, trovando anche una bellissima serie al servizio che indirizza il primo parziale dalla parte giusta. Chiuderà la serata con 18 punti, top scorer azzurro.
FILIPPO LANZA: 6,5. Tiene in alto l’attacco azzurro insieme al Vetto. Pippo è l’unico a giocare con alte percentuali in fase offensiva (rasenterà il 50%) e a mettere costantemente in difficoltà la ricezione polacca. Quando è in serata gioca sempre la sua partita molto ordinata e precisa.
SIMONE BUTI: 6+. Si conferma ancora tra i migliori in campo. Interpreta al meglio il suo ruolo di centrale ed è forse l’unico capace di arginare Wlazly. Ci delizierà con 4 muri e la consueta presenza in fase offensiva: è in formissima e Travica insiste con questi primi tempi.
EMANUELE BIRARELLI: 6-. Un match sostanzialmente ordinato per il capitano, sempre sull’orlo della sufficienza ma sappiamo che può fare moto di più. Il 60% in attacco gli rende giustizia, il muro lo vede brillare un po’ meno.
DRAGAN TRAVICA: 5. Ha iniziato bene, sfruttando al massimo i centrali e Vettori: risultati davvero ottimi. Poi ha trascurato un po’ l’opposto e purtroppo nella seconda parte dell’incontro ha cominciato a sbagliare molte alzate, tenendo i palloni troppo bassi e complicando il lavoro dei compagni.
MASSIMO COLACI: 6-. Si sacrifica quando deve, recupera diversi palloni preziosi e svolge bene il suo prezioso compito.
SALVATORE ROSSINI: 5,5. Un filo sotto rispetto al compagno, commette qualche imprecisione di troppo, mancando in alcune assistenze.
MATTEO PIANO: S.V. Qualche scambio nel secondo e nel quarto set. Titolare fino alla settimana prima del Mondiale, non si è praticamente mai visto in Polonia.
MICHELE BARANOWICZ: S.V. Subentra per gli ultimi scambi del secondo set, in un momento in cui può davvero fare poco.
GIULIO SABBI: S.V. Finalmente ha potuto mettere piede in campo, per la prima volta dopo quattro tribune e una panchina. Il terzo opposto, la cui convocazione si è resa misteriosa durante il Mondiale visto il mancato utilizzo, è subentrato per qualche scambio nel primo set.
Non entrato: SIMONE PARODI.
Non a referto (in tribuna): SIMONE ANZANI.
IVAN ZAYTSEV, infortunatosi durante la sfida agli USA, è a Roma per curare la caviglia destra.
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