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Volley, Mondiali 2014 – Le pagelle dell’Italia: un debutto da horror, l’Iran ci schiaccia

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Ieri pomeriggio l’Italia debuttava nel peggiore dei modi ai Mondiali 2014 e a Cracovia veniva surclassata dall’Iran per 3-1 (clicca qui per la cronaca). Di seguito il nostro commento e le consuete pagelle.

 

ITALIA: 4,5. Un debutto davvero shock e che nessuno si sarebbe mai immaginato. La nostra Nazionale fatica a tenere il campo, sembra emozionata dalla prima iridata, imballata sui suoi stessi meccanismi e incapace di produrre una serie reazione, sia caratteriale che tecnica.

Gli azzurri sono sembrati quasi arrendevoli, manchevoli anche sotto il punto di vista dei fondamentali: ricezione sofferente, attacco spuntato, le nostri armi migliori (muro e servizio) non hanno prodotto abbastanza.

I primi tempi di Mousavi, le bombe di Ghaemi, l’estro di Mahmoudi, le invenzioni del palleggiatore iraniano ci fanno terribilmente male.

Mauro Berruto non dà supporto ai suoi, non prova nessuna variazione di modulo, rimane fisso sul sestetto iniziale e la nostra Nazionale affonda in un ko che fa davvero male.

La sconfitta è pesantissima e complica il nostro intero percorso ai Mondiali, visto che i punti conquistati nella prima fase si portano avanti nella seconda. Serve subito il riscatto contro la Francia: questa non è l’Italia che siamo abituati a vedere!

 

IVAN ZAYTSEV: 6,5. L’unico a salvarsi in un pomeriggio nero. Lo Zar ci crede fino in fondo, attacca a tutto braccio e a tratti si vedono le migliori giocate del nostro opposto. La vittoria del secondo set è quasi interamente merito suo, capace da solo di tenere a galla l’Italia. Chiuderà con 20 punti all’attivo e il 50% in attacco.

 

SIMONE PARODI: 4. Entra nel match solo in un brevissimo frangente del terzo set, ma si spegne immediatamente. Impalpabile, poco cercato da Travica, ai margini dell’incontro, non riesce mai a proporsi come ci ha abituato e affonda con soli quattro punti all’attivo. Viene spesso preso di mira dal servizio iraniano che spesso trova gloria, sfruttando al meglio la zona di conflitto con Kovar.

JIRI KOVAR: 4. Gravemente insufficiente, come il suo compagno di reparto. Troppi errori al servizio, un paio di clamorosi attacchi out da posizione comoda. Aveva impressionato nelle amichevoli contro Serbia e Brasile, dove aveva dimostrato di aver recuperato bene dall’infortunio, ma non riesce a ripetersi. Anzi. Doveva essere l’uomo in più, l’equilibrio in fase offensiva, il giocatore che tutti attendevano in estate (noi in primis…) e che stabilizzasse il modulo (senza dover necessariamente rischiare Zaytsev subito di banda), ma purtroppo ha sbagliato l’incontro. Chiuderà con 9 punti a referto e un modesto 33% in fase offensiva.

 

EMANUELE BIRARELLI e SIMONE BUTI: 5. La nostra diga centrale lascia aperti ampi buchi in cui gli iraniani si intrufolano al meglio: mani spesso non chiuse alla perfezione, metri di parallele a disposizione, diagonali non intercettate. Proprio il muro è venuto a mancare: solo 8 stampatone di squadra (4 per il capitano, 3 per il compagno di reparto) contro le 17 avversarie.

DRAGAN TRAVICA: 5. Capisce che l’unico giocatore in forma è Zaytsev e purtroppo deve insistere ripetutamente su di lui. Le sue altre bocche da fuoco sono imballate e il nostro palleggiatore fa poco per provare a sbloccarle, non riuscendo a trovare valide soluzioni alternative. Quando le pesca i suoi attaccanti non gli regalano gioie e continua a rifugiarsi nelle mani dello Zar. Bravo nelle soluzioni di prima intenzione che gli fruttano tre punti (100%), ma sono solo una goccia nel mare.

 

SALVATORE ROSSINI: 4,5. Fatica contro le bordate di Ghafour e Ghaemi, patisce la velocità di Mousavi. La sua ricezione è tutt’altro che impeccabile, non riesce nei suoi consueti “ripescaggi” di palloni impossibili.

MICHELE BARANOWICZ: S.V. Entra nell’ultimissima parte del terzo set, quando l’Italia dal 19-19 è inspiegabilmente crollata sotto di tre punti. Non può fare nulla al posto di Travica.

FILIPPO LANZA: S.V. Non si è dimostrato all’altezza della situazione quando è subentrato a Parodi nella seconda parte del quarto set, ormai definitivamente compromesso.

Non entrati: LUCA VETTORI, MATTEO PIANO, SIMONE ANZANI.

Non inseriti a referto (in tribuna): GIULIO SABBI, MASSIMO COLACI.

 

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(foto FIVB)

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