Vuelta a España 2014: Hesjedal beffa Zaugg, Aru con Contador

Risorge Ryder Hesjedal nella quattordicesima tappa della Vuelta a España 2014 con traguardo a La Camperona dopo 200 km: il canadese della Garmin risponde così alle polemiche sulla presunta “bici a motore” con una vittoria d’autorità al termine di una lunga fuga.

Una dozzina di fuggitivi, tra cui lo stesso Hesjedal, Alexsandr Kolobnev, Romain Sicard, Oliver Zaugg e Luis León Sánchez, prendono margine sin dai primi chilometri: la presenza di tanti corridori molto adatti ad un terreno impegnativo come quello odierno rende difficile il lavoro del gruppo alle spalle. La Tinkoff-Saxo Bank e la Sky tengono infatti sotto controllo il margine degli attaccanti, senza però riuscire ad andare a riprenderli. Negli ultimi, durissimi chilometri, la testa della corsa è perfettamente consapevole di potersi giocare la vittoria parziale e Sicard sembra il più brillante, tuttavia è Oliver Zaugg a scattare in modo secco a duemila metri dalla conclusione: nello stesso momento, tra i big Alejandro Valverde rompe gli indugi, ma Contador, Aru e gli altri rispondono presente ad eccezione di un Froome apparso in difficoltà che però puntualmente recupera con le sue consuete, straordinarie capacità di gestione delle energie. Mentre davanti Ryder Hesjedal confeziona una beffa straordinaria ai danni del malcapitato Zaugg, saltandolo di prepotenza a duecento metri dall’arrivo e tornando così al successo dopo il GIro d’Italia 2012, dietro lo stesso Froome prova l’allungo nel finale e solo una lunga volata di Purito Rodríguez azzera il distacco dall’inglese; Contador paga circa cinque secondi, Aru è subito dietro, dopo aver percorso un’altra salita fianco a fianco con i più grandi scalatori del mondo. Cede qualcosa in più Alejandro Valverde, che paga 28” da Froome.

Domani, un arrivo quasi “mitologico” come quello dei Lagos de Covadonga farà da sfondo ad una delle frazioni più dure di questa Vuelta.

foto: pagina Facebook Giro d’Italia

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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com