Vuelta a España 2014, le pagelle della 17ma tappa: Degenkolb imbattibile

Si è conclusa la diciassettesima tappa della Vuelta a España 2014 con l’ennesimo sprint vincente di John Degenkolb, vincitore davanti a Michael Matthews e Fabian Cancellara. Da domani tutte tappe decisive per la classifica generale. Queste le pagelle della tappa odierna.

John Degenkolb, voto 9,5: letteralmente imbattibile in questa Vuelta, soprattutto nelle tappe che prevedevano un’altimetria non del tutto pianeggiante. Il tedesco si porta a casa il quarto successo di tappa in volata, vincendo nettamente davanti a Matthews. Per lui ora il peso del favore del pronostico per il Mondiale di Ponferrada, che non crediamo rimpiangerà.

Michael Matthews, voto 7,5: ottima la stagione per il giovane australiano, definitivamente uscito ai massimi livelli, nonostante già si fosse fatto vedere lo scorso anno. Altro piazzamento in questa Vuelta, che conta per lui anche un successo e un paio di giorni in Maglia Roja. Altro velocista atipico, ideale per il Mondiale di Ponferrada.

Fabian Cancellara, voto 7: continuiamo a proiettarci verso i Mondiali di Ponferrada e, la Locomotiva di Berna, sembra essere entrata in ottima forma. Da anni l’elvetico è alla caccia del successo nella prova in linea, spesso sfuggito di poco. Oggi il terzo posto in una volata (quasi) di gruppo ci fa capire che oltre alla sua sparata lo svizzero sta mettendo a punto anche lo sprint finale, utilissimo in una prova come quella iridata. Sarà lui la sorpresa di Ponferrada?

Roberto Ferrari, voto 6,5: migliore degli azzurri il velocista della Lampre, come spesso gli è capitato nelle tappe concluse in volata in questa Vuelta. Un quarto posto che però non può renderlo felice a pieno: tanti piazzamenti per lui, ma nella sua carriera spesso e volentieri sono mancati i successi.

Elia Favilli, voto 7,5: il 25enne corridore toscano si rende protagonista della tappa odierna andando in fuga da lontano e provando a sorprendere il gruppo. Il suo tentativo è stato annullato a pochissimi chilometri dal traguado, ma, come sempre, apprezziamo il coraggio e la voglia di farsi vedere all’attacco.

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