Ciclismo
Vuelta a España 2014: un immenso Aru stacca Contador e tutti i big!
Nella giornata del ritiro di Nairo Quintana, sventolano la bandiera tricolore e quella dei Quattro Mori in una delle frazioni più dure della Vuelta a España 2014: Fabio Aru trionfa infatti sul traguardo di Santuario de San Miguel de Aralar, staccando tutti i più forti del mondo presenti in questa corsa iberica.
La frazione, interamente nel territorio della Navarra, si apre a ritmi infervorati, persino con qualche scaramuccia tra i big: la situazione si assesta con la fuga composta da Vasil Kiryenka (SkY), Pim Lighthart (Lotto-Belisol), Johan Le Bon (Fdj), Peio Bilbao (Caja Rural) e dal sempre attivo Elia Favilli (Lampre-Merida) che prende rapidamente il largo; il bielorusso, un must degli attacchi nelle giornate più impegnative di ogni grande giro, resta poi al comando in solitaria sino all’ascesa finale, quando il grande lavoro della Katusha annulla il suo tentativo. La Sky prende in mano la situazione in particolare con Dario Cataldo, ma il primo attacco porta la firma di Warren Barguil e Robert Gesink; l’olandese resta presto in solitaria, pur non riuscendo ad accumulare un grande vantaggio nei confronti di un plotone via via più ristretto col quale Chris Froome fa spesso da elastico, rischiando di staccarsi ripetutamente. A 2 km dall’arrivo Alberto Contador si alza sui pedali e tenta di levare di ruota la concorrenza, trovando la pronta risposta di un pimpantissimo Fabio Aru: tale tentativo, tuttavia, annulla quello di Gesink. Quella del sardo dell’Astana non era una semplice azione di risposta; qualche centinaio di metri più avanti, Aru parte deciso e nessuno riesce a tenergli la scia, involandosi verso la seconda vittoria da professionista dopo il trionfo di Montecampione. A 6” arriva Alejandro Valverde che beffa allo sprint per la piazza d’onore Joaquim Rodríguez, Alberto Contador, Chris Froome e Rigoberto Urán. Rileggetevi questi nomi e capirete cosa ha fatto Fabio Aru.
Domani occasione per i velocisti a Logroño, capoluogo della Rioja: una giornata tranquilla dopo le grandissime emozioni odierne.
foto: pagina Facebook Giro d’Italia
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter
marco.regazzoni@olimpiazzurra.com
Luca46
3 Settembre 2014 at 22:28
Credo che Cassani abbia già deciso per Nibali, probabilmente hanno già impostato un programma quindi proprio per quello che diceva Marco per Aru la vedo dura. De Marchi va portato sicuramente. Poi bisogna valutare lo stato di forma. L’ideale sarebbe stato Ulissi secondo me.
ale sandro
3 Settembre 2014 at 20:40
Marco, ti chiedo un parere. Vista la condizione che si presumerà in crescendo da qui per tutto settembre per Aru, potrebbe essere un azzardo esagerato convocarlo per il mondiale?
Sinceramente non ho sentito commenti così contrastanti come per quest’anno per il circuito di Ponferrada, chi disse che era per passisti veloci e non c’era troppa selezione, chi dice,guardando anche l’altimetria, che non sarà Duitama o Firenze o Sallanches ma è un percorso duro…
Marco Regazzoni
3 Settembre 2014 at 21:01
Sicuramente Aru è in netta crescita di condizione (e non potrebbe essere altrimenti, visto che dal Giro alla Vuelta non ha praticamente corso), e questo è un punto a suo favore. Il circuito, come dici tu, potrebbe essere aperto ad una grande varietà di soluzioni: in ogni caso, per il tipo di corridore che è, sarebbe un “doppione” di Nibali, perché si tratta sempre di atleti che devono arrivare da soli per poter vincere. Per questa ragione, forse, io porterei come altri eventuali capitani dei corridori capaci di vincere in situazioni differenti: non ne abbiamo molti, ma un Matteo Trentin, tanto per citarne uno, sarebbe una valida alternativa. Certo, se Aru dovesse finire nei primi cinque alla Vuelta o anche solo vincere un’altra tappa, lo porterei in ogni caso…
ale sandro
3 Settembre 2014 at 21:13
Ah su Trentin per me non ci piove che debba essere pedina fondamentale per l’Italia. Così come mi porterei anche un Battaglin come attaccante da lontano o corridori tipo De Marchi in doppia veste anche di gregariato. Certo se le cose si mettessero davvero dure uno come Aru , sempre che cresca ancora molto di condizione,potrebbe fare davvero comodo, non fosse altro come ultimo uomo prima di un affondo di Nibali, se non da solista lui stesso.
Marco Regazzoni
3 Settembre 2014 at 23:27
Perfettamente d’accordo su tutti i nomi che hai fatto. Su Ulissi in queste settimane c’è uno strano silenzio, si attendono da un momento all’altro novità importanti; in ogni caso, al netto della spiacevole vicenda a cui è andato incontro, sarebbe stata davvero una carta fondamentale su un percorso del genere.
Luca46
4 Settembre 2014 at 18:17
Se le notizie dovessero essere positive pensi che sia in uno stato di forma idoneo? Tu che sensazioni hai?
Marco Regazzoni
5 Settembre 2014 at 10:59
In realtà, Luca46, non so molto più di voi: noto però che c’è un certo silenzio sulla vicenda sin dalle controanalisi annunciate e questo tutto sommato mi lascia un po’ perplesso e un po’ ottimista. In ogni caso, nell’eventualità in cui ci fossero sviluppi positivi, bisognerebbe vedere la sua condizione e il livello di allenamento mantenuto in questi mesi.
Luca46
3 Settembre 2014 at 19:16
Se non si monta la testa questo ragazzo ci darà delle soddisfazioni.
Marco Regazzoni
3 Settembre 2014 at 20:22
Fortunatamente non mi sembra il tipo che si possa montare la testa: sempre di poche parole e tanta umiltà. Quindi speriamo bene 😉
ale sandro
3 Settembre 2014 at 18:15
Grande Fabio, un altro gran bel colpo per questo ragazzo, avrà ancora modo di mettersi in evidenza prima di finire la Vuelta. A questo punto la top ten della generale sembrerebbe normale amministrazione o quasi, vista anche la discreta crono fatta ieri,segno che la condizione appare in crescendo.