Ciclismo

Vuelta a España 2014: una giornata con vista Mondiale

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Ma chi si rivede! A poco più di due settimane dalla prova in linea maschile elite dei campionati del mondo di ciclismo nelle prime posizioni della 17^ tappa della Vuelta a España 2014 tornano a farsi vedere alcuni dei grandi favoriti per la prova iridata di Ponferrada. John Degenkolb, Michael Matthews e Fabian Cancellara. Tre corridori, oggi sul podio, che potrebbero seriamente ambire alla maglia arcobaleno.

Il segnale che il Mondiale è sempre più vicino lo manda Cancellara. Sempre in ombra nelle prime 2 settimane di corsa, negli ultimi giorni ha cominciato a farsi vedere, come lanciando segnali a tutti gli avversari: pensavate di non fare i conti con me? Il vincitore del Giro delle Fiandre ha messo in mostra un’ottima gamba, finendo addirittura terzo in una volata di gruppo. Le gambe iniziano a girare e la Locomotiva di Berna comincia a sfruttarla. Senza le pressioni di favorito numero uno, dato che le indicazioni sul percorso non sono ancora univoche, potrebbe finalmente essere per lui la volta buona. 

Nel corso degli ultimi anni la Vuelta si è dimostrata spesso e volentieri il trampolino di lancio ideale per avvicinarsi nel migliori dei modi al Mondiale. Le 3 settimane di corsa, o 2 in base alle esigenza, permettono di allenare il fisico abituandolo al ritmo di gara che è essenziale nelle corse di un giorno per trovare il cambio di passo utile a fare la differenza. Degenkolb e Matthews sembrano andare forte già da fine agosto, e il percorso per loro potrebbe essere troppo duro. Di certo, proveranno a resistere in salita per poi giocarsi le proprie carte, veri e propri assi, in volata.

In una giornata come quella odierna anche il CT azzurro Davide Cassani, probabilmente, si aspettava qualcosa da corridori come Pippo Pozzato. In linea puramente teorica il corridore di Sandrigo sarebbe l’uomo ideale per il percorso spagnolo, ma fino ad ora alla Vuelta si è rivelato un vero e proprio fantasma salvo alcune brevi apparizioni in testa al gruppo (come ad esempio oggi in favore di Roberto Ferrari). Nessuna stoccata, nessun acuto: difficile per lui sperare in una convocazione in maglia azzurra, a meno che abbia dato importanti garanzie a Cassani.

In gruppo si comincia a respirare iridato. Tutti sono consci dell’avvicinarsi dell’appuntamento e tutti sono alla ricerca della miglior condizione. Ci si studia, alla Vuelta come in Canada, cercando di carpire informazioni anche dai corridori che preferiscono prepararsi senza correre. Il 28 settembre la carriera di un atleta è destinata a cambiare per sempre. E passare dalla penisola iberica, con le sue salite e strade nervose, potrebbe dare una marcia in più.

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gianluca.santo@olimpiazzurra.com

Foto: Trek

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