Ciclismo
Vuelta a España 2014: una prima settimana grandi firme
La Vuelta a España 2014 tira il fiato per un giorno dopo una settimana davvero di alto profilo: d’altronde, la start list più completa delle tre grandi corse a tappe unita ad un percorso imprevedibile ha destato spettacolo sin dai primi momenti.
Non è mancato praticamente nulla, né la salita né la pianura, né il sole cocente né il vento: ovviamente, non sono mancati nemmeno gli acuti dei tanti grandi nomi, appunto, che hanno preso il via da Jerez de la Frontera. E chi non ha ancora vinto è comunque lì, davanti a tutti, come Nairo Quintana e Alberto Contador: si preannuncia un duello davvero spettacolare tra i due, mentre Chris Froome, al di là dei soli 28” di ritardo che lo lasciano ovviamente in piena corsa, appare un po’ più legnoso, ma pronto comunque a sorprendere. Quintana, inoltre, può contare su un Alejandro Valverde che, dopo un Tour da capitano, è venuto qua per dire la sua sulle tante salite di media difficoltà presenti: uno squillo a La Zubia c’è già stato, nell’immediato avrà altre occasioni e sarà comunque interessante assistere all’eventuale, perché nel ciclismo non si sa mai, gioco di squadra con l’indio. Anche Fabio Aru c’è: è lì, settimo a 1’06” da Quintana, a dare una brillante conferma di quanto fatto al Giro d’Italia, perché per un talento al primo anno da leader è assolutamente bello fare due grandi corse a tappe a questo livello nella medesima stagione (in ogni caso, per le possibilità del sardo rimandiamo ad un prossimo articolo).
Tra gli sprinter, Nacer Bouhanni si è consacrato definitivamente grande, mentre John Degenkolb e Michael Matthews hanno approfittato delle poche distrazioni del francese; Peter Sagan, invece, è apparso lontano dalla migliore condizione e il nostro Andrea Guardini soffre evidentemente ancora troppo gli immancabili saliscendi. Ma le volate non sono state poi tante e, quando non sono entrati in scena gli scalatori (vedi Winner Anacona, in una giornata nella quale Damiano Cunego è riapparso dove dovrebbe sempre stare), qualche coraggioso attaccante ha avuto via libera: chi, se non Alessandro De Marchi? Per il Rosso di Buja è giunta una soddisfazione comparabile a quella del podio finale parigino, quando ha ricevuto meritatamente il premio della combattività.
Insomma, tra campioni affermati, giovani stelle e corridori semplicemente spettacolari per il loro modo di affrontare la corsa, a questa Vuelta a España 2014 non è sinora mancato nulla.
A questo link il riepilogo di risultati e classifiche
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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com