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World Equestrian Games 2014 – Due stelle nel firmamento azzurro, ma l’Italia è lontana nelle discipline olimpiche

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L’Italia ha chiuso i World Equestrian Games 2014 con tre medaglie all’attivo: due, una d’oro ed una d’argento, conquistate dalla portabandiera Sara Morganti nel paradressage, alle quali si aggiunge l’argento di Anna Cavallaro nel volteggio. Alle prestazioni straordinarie di queste due atlete, però, hanno fatto da contraltare i risultati sottotono ottenuti nelle tre specialità olimpiche (salto, dressage, completo), dove l’Italia ed i suoi binomi non sono stati mai in grado di poter lottare per le zone alte della classifica.

Il miglior risultato individuale è stato quello ottenuto da Valentina Truppa nel Grand Prix Special, che l’ha vista classificarsi ventesima in sella a Fixdesign Eremo del Castegno. Un risultato che certamente non può soddisfare l’amazzone piemontese, dalla quale ci si aspettava almeno un piazzamento vicino alla top ten.

Ha avvicinato il ventesimo posto anche Giovanni Ugolotti nel concorso completo, chiudendo ventiduesimo su Stilo Kotinka. Forse Ugolotti può essere l’unico azzurro realmente soddisfatto del proprio piazzamento individuale, considerando che prima dell’appuntamento iridato si trovata oltre la seicentesima posizione del ranking mondiale, ma ai tifosi è soprattutto rimasto l’amaro in bocca per il ritiro forzato, ancor prima di cominciare, da parte di Vittoria Panizzon, la maggior speranza azzurra in questa disciplina.

Grossa delusione, infine, dal salto ostacoli, dove Luca Maria Moneta e Neptune Brecourt hanno chiuso al 37mo posto, mentre Emanuele Gaudiano, il numero uno azzurro della specialità, non è riuscito a fare meglio del 58mo posto in sella a Cocoshynsky. Una vera disfatta per la prova olimpica che offriva maggiori speranze di ben figurare all’Italia.

Il bilancio azzurro delle tre specialità equestri a cinque cerchi, in conclusione, lascia intravedere poche luci, ma per lo meno due stelle molto brillanti come Anna Cavallaro e Sara Morganti hanno saputo illuminare a dovere il pianeta dell’equitazione azzurra in questi World Equestrian Games, ed anche grazie a loro gli appassionati italiani hanno potuto conoscere meglio il volteggio ed il paradressage, prove poco note al grande pubblico ma difficili ed interessanti quanto quelle olimpiche.

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giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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