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Calcio: Italia avanti a piccoli passi, ma senza drammi

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Quattro su quattro per Antonio Conte, ma il gioco latita sempre di più. Vale la pena spendere fiumi di parole dopo l’ennesimo successo, questa volta per 1-0, contro Malta? Sì, anche se la premessa fondamentale da fare è che ben venga una nazionale che, finalmente, vince contro le piccole e non perde punti per strada nei momenti decisivi. Durante la gestione di Cesare Prandelli ci si lamentava per il pareggio con il Lussemburgo, l’ex tecnico della Juventus finora invece ha sempre trionfato. Ma non è tutto oro quel che luccica.

Quel che si contesta agli azzurri, infatti, è la poca brillantezza. Ed è strano, molto strano, perché Conte nei suoi anni bianconeri aveva sempre abituato a importanti prove di forza contro le squadre meno attrezzate. In campo scendeva una Juventus agguerrita e pronta a mangiarsi l’avversario, cosa che molto spesso si verificava. Invece lo score del pugliese in azzurro parla di un solo gol subito – i meriti del nuovo ct si riconoscono soprattutto qui – ma poche reti all’attivo se si guarda il valore dei rivali. Soprattutto gli ultimi due, Azerbaijan e Malta, che hanno alzato il polverone di commenti di queste ore. Prima del match, tuttavia, ci chiedevamo se contasse di più il risultato o la prestazione. Possibilmente entrambi, in caso di scelta il primo. E così è stato, lamentarsi è comunque superfluo e la testa deve già andare al big match con la Croazia in programma a novembre a San Siro. In palio ci sarà infatti la vetta del girone di qualificazione ad Euro 2016.

Difficile anche giudicare i singoli dopo centottanta minuti di passaggi orizzontati e scarso dinamismo contro due difese folte e molto organizzate. Rimandati rispetto a settembre Immobile e Zaza, semplicemente perché attaccanti privi di gol, promosso invece Pellè che all’esordio ha colpito una traversa e ha siglato il gol della vittoria. Per quanto riguarda gli esterni, meglio Candreva-Pasqual (sinistro vellutato per l’ala viola) che i timidi Darmian e De Sciglio, di certo però utili contro avversari più pericolosi. Sempre positivo Pirlo, un po’ meno un nervoso Verratti. Disimpegnato o quasi Buffon, mentre la difesa si è dimostrata pericolosa in fase offensiva (doppietta di Chiellini contro gli azeri e traversa ieri sera) ma anche oltremodo sbadata – soprattutto considerato il valore dei rivali – con un autogol ed un’espulsione causata da un errore individuale.

Vince, tuttavia, Antonio Conte. E rispetto alla gestione Prandelli, terminata amaramente in Brasile con i ko contro Costa Rica e Uruguay, è già un passo in avanti. Il bel gioco, si spera, arriverà nel momento necessario. Intanto sono i punti che contano maggiormente e sarebbe deleterio piangersi addosso anche in queste occasioni.

 

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Foto da: Wikipedia

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