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Ciclismo: Battaglin e Moser, un inverno per tornare a puntare in alto

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Due corridori che potrebbero rappresentare il futuro del ciclismo italiano. Enrico Battaglin e Moreno Moser, rispettivamente classe ’89 e ’90, per motivi diversi sono chiamati nei prossimi mesi a fare un salto di qualità importante in ottica futura.

Partiamo dal corridore della Bardiani – CSF vincitore di una tappa al Giro d’Italia al Santuario di Oropa con una splendida volata in rimonta su Dario Cataldo. Una prestazione di alto livello arrivata, in stagione, dopo un bell’attacco che l’aveva reso protagonista anche alla Milano-Sanremo. Da giugno in poi, però, Battaglin non è più riuscito ad incidere, manifestando una condizione di forma sempre insufficiente a raccogliere risultati in linea con quanto fatto vedere fino a maggio anche nelle corse più adatte alle sue caratteristiche.

Il 2015, per lui, potrebbe essere un anno fondamentale, uno spartiacque in una carriera che rischia di non decollare nonostante qualche ottimo sprazzo e tante attese. Le qualità, sicuramente, ci sono, come dimostrano i risultati ottenuti nelle ultime due stagioni. Manca sicuramente la continuità tra febbraio e ottobre che fino a questo momento si è dimostrata una lacuna difficile da colmare. Una preparazione forse più mirata potrebbe aiutarlo, e non poco, a lasciare il segno anche tra giugno e settembre. Incredibile come un atleta come lui non sia stato convocato per i Mondiali di Ponferrada il mese scorso, ma la carenza di risultati a ridosso dell’appuntamento iridato ne ha compromesso la convocazione.

Discorso diverso, invece, per Moreno Moser. L’ormai ex corridore della Cannondale, che passerà nell’inverno alla Garmin-Cannondale, è esploso nel 2012, con 5 vittorie spettacolari: dal GP Laigueglia fino al Giro di Polonia, conquistato davanti al polacco Michal Kwiatkowski, suo coetaneo e campione del mondo in carica. A differenza dell’avversario di due stagioni fa Moser sembra essere regredito nelle prestazioni, senza però essere riuscito a trovare una vera e propria spiegazione, come ha ribadito a più riprese in diverse interviste.

Nuovi stimoli e un nuovo ambiente potrebbero aiutare un ragazzo come lui che forse in talune situazioni fatica ad esprimersi al meglio, chiudendosi in se stesso. In vista della nuova stagione e del suo futuro il trentino è chiamato in primis a ritrovare le sensazioni che due anni lo facevano letteralmente volare, per poi poter tornare a pensare di vincere. La classe per farlo c’è e l’abbiamo visto: ora basta solamente tirarla fuori. 

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gianluca.santo@olimpiazzurra.com

Foto: Pagina Facebook Giro d’Italia

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