Ciclismo

Ciclismo, Colombia dominatrice del prossimo decennio?

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Il Giro di Italia che ha conquistato Nairo Quintana potrebbe essere il primo di numerosi successi, sia a livello personale, ma soprattutto per la Colombia, che in queste ultime stagioni ha potuto contare su atleti di altissimo livello. Iniziamo appunto dal recente vincitore del Giro di Italia, e chissà cosa sarebbe potuto accadere alla Vuelta se non fosse caduto in Maglia Rossa nella cronometro individuale. Il gracile scalatore della Movistar ha solo 24 anni e ha dimostrato di essere uno dei migliori al mondo nelle corse da tre settimane, può essere letale sia su salite ripide che lunghe. Come valore aggiunto sa difendersi meglio di altri colleghi nelle prove contro il tempo. Proprio in queste prove colui che nelle ultime stagioni ha saputo migliorarsi più di tutti con il passaggio ad una formazione attrezzata come l’Omega Pharma Quickstep: stiamo parlando di Rigoberto Uran, a podio nelle ultime due edizioni del Giro e che sa anche farsi trovare pronto per le corse di un giorno, come confermato dal secondo posto alle Olimpiadi dietro il kazako Vinokourov.

Sulle pendenze più ripide poi ci sono scalatori davvero in grado di poter fare la differenza, come Julian Arredondo (Trek) e Carlos Betancur (Ag2r), che possiedono una sparata letale che potrebbe in futuro fargli conquistare una classica delle ardesse, come l’Amstel o la Freccia Vallone. Prometteva molto fra i dilettanti, gli infortuni hanno un po’ rallentato la sua crescita, ma Winner Anacona, corridore della Lampre, ha dimostrato nell’ultima Vuelta a Espana di avere talento e classe, vincendo la tappa di Aramon Valdineares.

Forse il meglio addirittura deve ancora venire, con dei neoprofessionisti: abbiamo potuto apprezzare le caratteristiche di Sebastian Henao, cugino di Sergio, entrambi scalatori del Team Sky. Al Giro ha saputo rimanere con i migliori nelle tappe più difficile, non male per un classe 1993. L’Astana invece si è assicurata Miguel Angel Lopez, recente vincitore del Tour de l’Avenir, la più importante competizione a tappe per la categoria under 23, e i kazaki sperano che possa ripercorrere le prestazioni di Fabio Aru.

In un ciclismo che sta diventando sempre più imprevedibile, la Colombia mostra di avere ottime carte per poter essere competitiva su tutti i fronti per i prossimi anni.

Foto: Pagina Facebook Giro d’Italia

 

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