Ciclismo
Europei ciclismo su pista: le ambizioni azzurre
In uno scenario caraibico alquanto curioso per un Campionato Europeo, mercoledì 15 ottobre inizierà, in Guadalupa, la rassegna continentale del ciclismo su pista. Ieri i commissari tecnici Dino Salvoldi e Marco Villa hanno comunicato l’elenco dei convocati, che poi si tratterranno nel continente americano per la prima prova di Coppa del Mondo da disputare in Messico, a Gudalajara, ai primi di novembre.
Un anno fa, in quel di Apeldoorn, l’Italia tornò a casa con due medaglie d’oro, firmate da Elia Viviani nella corsa a punti e dallo stesso veronese, in coppia con Liam Bertazzo, nell’Americana; Viviani aveva già conquistato il titolo della corsa a punti l’anno precedente in Lituania, quando lui e il veterano Ciccone conquistarono il bronzo sempre nell’Americana e lo stesso risultato venne ottimamente conseguito dal quartetto dell’inseguimento a squadre. Quest’anno l’ambizione azzurra sarà quella di tornare a casa con un bottino in linea a quello delle ultime edizioni: cerchiamo tuttavia di capire, più nel dettaglio, quali potrebbero essere le realistiche ambizioni della nostra nazionale.
I commissari tecnici hanno effettuato le convocazioni sulla base dello stato di forma dimostrato dagli atleti tra i costanti raduni tecnici e i recenti campionati nazionali di Montichiari: nel settore femminile, molto comprensibilmente, si è rinunciato alle giovanissime Elena Bissolati e Miriam Vece che sono appena al primo anno della categoria junior e dunque, nonostante i crono spesso sorprendenti, non vanno certo “bruciate” con un’esperienza così impegnativa. Salvoldi ha preferito rinunciare anche ad Annalisa Cucinotta, atleta esperta e regolare tanto da aver conseguito ben otto medaglie ai recenti Assoluti. Non sono ancora note le specialità nella quale gareggeranno le azzurre, ma tutte le sei convocate sono potenzialmente competitive nel quartetto dell’inseguimento: proprio in questa disciplina, il tecnico lombardo ha ripetutamente affermato di voler “allargare il giro” ad altre atlete e la convocazione di una specialista delle cronometro su strada come Silvia Valsecchi va letta in tal senso. Il quartetto sarà rinforzato, nel corso degli anni, da quelle ragazze che quest’estate hanno conquistato uno scintillante argento iridato: come obiettivo della missione ai Caraibi, comunque, si può porre il miglioramento del crono di 4:42.073 che comunque valse un’onorevole sesta posizione dodici mesi fa. A livello individuale, Tatiana Guderzo potrebbe andare a caccia di un risultato importante nella corsa a punti (dove però anche Elena Cecchini e Maria Giulia Confalonieri sono molto competitive, con la friulana da “lanciare” anche nello scratch), mentre Simona Frapporti ha compiuto notevoli passi avanti nei 500 metri e nell’omnium e sarà dunque importante capire il suo livello di competitività internazionale.
Nel maschile, Francesco Ceci si è confermato il re della velocità tricolore e dovrà ora dimostrare di aver compiuto il salto di qualità in competizioni di un certo livello; il quartetto verrà scelto tra Bertazzo, Buttazzoni, Coeldan, Scartezzini e Viviani, atleti che provano assieme ormai da qualche stagione e dunque chiamati ad un risultato importante. Marco Coledan ed Elia Viviani, freschi di trionfi anche alla prestigiosa Tre Giorni di Aigle, rappresentano due carte notevoli per varie discipline: il primo in particolare nell’inseguimento individuale, il secondo nella “solita” corsa a punti, nell’omnium e nell’Americana.
foto: pagina Facebook Cannondale
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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com