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Artistica
Ginnastica, Mondiali 2014 – Biles Campionessa bis! Battaglia con Iordache, Ferrari sesta!
Immensamente Simone Biles! La statunitense conferma tutti i pronostici della vigilia: è lei la Reginetta della Polvere di Magnesio! La 17enne di Colombus, con una gara di assoluto spessore, si laurea Campionessa del Mondo per la seconda volta consecutiva, confermando il titolo di Anversa 2013.
Al secondo anno tra le seniores, l’allieva di Aimee Boorman dimostra ancora una volta di essere davvero la più forte dell’Universo Internazionale della ginnastica artistica, conquistando una medaglia d’oro davvero meritatissima. L’iridata ha sfondato il sempre fatidico muro dei 60 punti (60.231), unica in grado di farlo, proprio come 12 mesi fa.
Il copione della gara è stato il consueto, quello che lei scrive abitualmente a ogni sua uscita nel concorso generale individuale, l’evento per eccellenza: partenza a razzo al volteggio con il solito Amanar stellare (15.866), prova di contenimento alle ostiche parallele asimmetriche (14.533), il suo attrezzo più debole e su cui aveva sbagliato pesantemente in qualifica; alla trave arrivano invece alcuni sbilanciamenti che le impediscono di conquistare un over 15 (14.766); poi al corpo libero la fantastica chiusura da 15.066, con un’acrobatica davvero invidiabile.
I record di Simone sono già leggendari. Sesta atleta di sempre capace di realizzare la doppietta consecutiva. La prima dopo l’immensa Svetlana Khorkina (2001-2003), la prima statunitense dopo Shannon Miller (1993-1994), numero in precedenza riuscito solo alle sovietiche Ludmila Turicheva (1970-1974) e alla grande Larisa Latynina (1958-1962 per la donna più medagliata in assoluto alle Olimpiadi), oltre alle cecoslovacca Vlasta Dakanova (1934-1938 nelle prime due edizioni della rassegna iridata).
Non è stato facile come ci si poteva aspettare, perché a darle filo da torcere fino all’ultimo ci ha pensato una sontuosa Larisa Iordache, capace di tallonare la Campionessa fino all’ultima rotazione. La rumena ha messo in difficoltà la superfavorita e sono entrate all’ultima rotazione al corpo libero separate di un solo decimo. L’esercizio è favorevole ad entrambe, ma la Biles ha più qualità.
Lo scricciolo di Bucarest prova davvero a tirare fuori l’esercizio della vita: 6.5 il D Score, Tsukahara carpiato in ultima diagonale, un’uscita di pedana in seconda diagonale e qualche sbavatura ma viene premiata con 14.766. Gran punteggio, ma forse troppo poco per impensierire la tranquillità della Biles a cui sarebbe bastato un semplice (per lei) 14.5. Si esalta e chiude la contesa con sostanzialmente mezzo punto di vantaggio (0.466 millesimi per la precisione).
Larisa termina con 59.765 punti, ma è stata davvero spaziale per tutta la serata. Da urlo il 15.100 alla trave con cui si ributtava sotto alla Biles, bravissima sulle parallele a lei nemiche dove tira fuori il miglior punteggio della carriera (14.866), eccellente a sfruttare al meglio il doppio avvitamento al volteggio (15.066). Questa è la sua prima medaglia iridata nell’all-around dopo la caduta alla trave che le costò il podio ad Anversa.
Medaglia di bronzo per la regolarista Kyla Ross, argento nel 2013 che, nonostante non fosse in perfette condizioni fisiche, riesce a risalire sul podio (57.915). La statunitense, olimpionica di Londra 2012, sfrutta al meglio la sua bellissima precisione su tutti gli attrezzi e non paga le basse difficoltà. Con quattro routine pulitissime (15.166 al volteggio, 14.700 alle parallele, 14.433 alla trave, 13.933 al corpo libero) può festeggiare sfruttando al meglio la clamorosa caduta di Aliya Mustafina durante la prima diagonale del corpo libero.
La Zarina esce in lacrime. Convinta di potersi prendere una medaglia, la Campionessa del Mondo 2010 esce amaramente dalla pedana, arrabbiata con se stessa. Il 57.915 la tiene giù per tre decimi. prima metà di gara eccellente con 15.100 al volteggio e 15.041 alle parallele, poi si ofusca un po’ alla trave (14.341) prima del patatrac al corpo libero (13.433).
Immensa Vanessa Ferrari, davvero infinita. Doveva essere una gara contenitiva? Macché. La Cannibale, che trionfò ormai una vita fa ad Aarhus 2006, non perde un colpo nella prova del cuore. La (quasi) 24enne dimostra ancora una volta di essere magnifica, di non volere mollare mai e con un’aggressività da clonare si prende un fantastico sesto posto, che conferma la performance di Anversa. 57.166 il suo score finale, in linea con quanto visto nelle qualifiche, inferiore al 57.932 delle finale a squadre che oggi le sarebbe valso il quarto posto.
L’azzurra chiude a 1.1 punti dalla medaglia di bronzo. Sostanzialmente tutto è dipeso dalle parallele (13.700), purtroppo non all’altezza di questo contesto per sperare di ripetere l’impresa (nel 2007 bronzo a Stoccarda dopo l’oro di 8 anni fa). Inizio eccellente col doppio avvitamento al volteggio (14.866), poi il passaggio sugli staggi, prima di un’ottima prova alla trave forse troppo sottovalutata (13.900).
Al corpo libero finale il capolavoro: 14.700 (6.4 il D Score), con una routine magistrale. Tsukahara avvitato in prima diagonale, doppio teso con saltello in avanti in seconda, Tsukahara combinato con salto dietro in terza diagonale, doppio carpio in ultima. Magnifica e in piena lotta per le medaglie, nella finale di domenica. Oggi meglio di lei solo Biles (15.066) e Iordache (14.733), ma attenzione anche alla Skinner che oggi non era in pedana per rispetto della regola dei passaporti. La differenza di punteggio con Iordache ha sollevato molteplici dubbi: l’esercizio di Larisa è parso inferiore a quello di Vanessa.
Solo quinta (57.465) la padrona di casa Jinnan Yao che non ha avuto alcun supporto. Troppo inferiore il suo corpo libero (12.833 con tanto di caduta) per poter aspirare a qualcosa in più, ma davvero meravigliose le parallele da 15.041. Si consolerà con il premio eleganza
Completano la top eight (che consegna diplomi e riconoscimenti) la russa Alla Sosnitskaya (56.166) e la sorprendente venezuelana Lopez Arocha (56.133, un solo millesimo meglio della canadese Ellie Black).
Erika Fasana conclude al 17esimo posto (53.999) la prima finale mondiale della sua carriera: 14.500 al volteggio, 13.300 alle parallele, 13.466 alla trave, 12.733 al corpo libero. Poteva sicuramente andare meglio per la comasca, ma questo è un risultato di tutto rispetto e ottenuto in un contesto di altissimo livello.
Per la prima volta nella storia due ginnaste che avevano già conquistato una medaglia nell’all-around risalgono sul podio (Biles e Ross). Le prime sei dell’odierna classifica sono le stesse prime sei di Anversa 2013 a conferma di un altissimo livello di ginnastica.
Domani mattina in programma la prima parte delle finali di specialità.
(foto USAGym)