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Golf, Portugal Masters: Levy non viene scalfito, Crespi unico a superare il taglio

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Ne era già praticamente certo ieri, ma oggi è arrivata la definitiva conferma. Alexander Levy comincerà da leader l’ultimo round del Portugal Masters (montepremi € 2.000.000), dopo che gran parte del field ha concluso il secondo giro di un torneo ridotto a 54 buche causa maltempo. Il francese aveva alzato l’asticella a -18 (124 – 63 61) con uno straordinario 61 (-10) ed ha potuto beneficiare di un giorno di riposo.

Non è riuscito ad avvicinarsi, nelle due buche giocate quest’oggi, Nicolas Colsaerts, secondo a tre colpi da Levy (127 – 60 67, -15) dopo aver completato in -4 il suo secondo giro. Ancora in corsa per un successo finale il cileno Felipe Aguilar, salito in terza posizione a -13 (129) con un gran 64 (-7). Difficile, ma non impossibile, la rimonta per l’inglese Richard Bland, il danese Morten Orum Madsen e il francese Romain Wattel, quarti a ben sette colpi di distanza da Levy con -11 (131). Fuori dai giochi, a meno di score esagerati, il francese Grégory Bourdy, gli inglesi Danny Willett e Chris Wood, lo scozzese Scott Jamieson e il nord-irlandese Michael Hoey, settimi con -10 (132).

Nel disastro generale degli azzurri, si salva soltanto Marco Crespi. Il lissonese perde quindici posizioni con un opaco 70 (-1), ma riesce a salvarsi dal taglio con un totale di -4 (138 – 68 70), in 47esima posizione. Ordinata la sua condotta di gara, con quattro birdie e tre bogey. Non riesce ad ovviare agli errori di ieri Francesco Molinari, 68° a -2 (140 – 68 72) e che chiude a +1 un round in cui pesa enormemente il triplo bogey della 18 (ma il torinese partiva dalla 9), preceduto da un bogey e impossibile da alleggerire con i soli tre birdie realizzati. Taglio inevitabile, così come per Matteo Manassero che, nonostante la bella reazione con un 67 (-4), aveva sul groppone il 74 (+3) di ieri e non va oltre l’80° posto a -1 (141 – 74 67). Si arena in 101.ma posizione, invece, Andrea Pavan, mai in partita e a +2 dopo il secondo 72 consecutivo (144). Eppure, il romano aveva chiuso le prime 9 con quattro birdie ed un bogey, prima di crollare a causa di altri quattro bogey nella seconda metà del percorso.

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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

Foto: colmar.it

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