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Golf, Volvo World Match Play: parte la caccia a McDowell, c’è anche Chicco Molinari
Il London GC di Ash, nel Kent, apre le porte al Volvo World Match Play (montepremi € 2.250.000), uno dei tornei storici dell’European Tour che ritorna in Inghilterra dopo aver abbandonato la tradizionale sede di Wentworth qualche anno fa. La formula del torneo è rimasta immutato rispetto alla scorsa stagione, quando a trionfare in Bulgaria fu Graeme McDowell, mattatore in finale contro Jaidee. Sedici giocatori divisi in quattro gironi, con quattro teste di serie scelte in base al ranking mondiale. I primi due di ogni raggruppamento – a cui viene affidato il nome di una vecchia leggenda del golf – accedono alla fase ad eliminazione diretta.
Oltre al nord-irlandese, naturalmente tra i grandi favoriti, l’uomo da battere sarà Victor Dubuisson. Il francese è stato uno dei migliori della squadra europea alla Ryder Cup per qualità espresse e per atteggiamento, con cui ha fatto esaltare il pubblico di Gleneagles. Il francese, del resto, sembra essere nato per giocare i match play, in virtù del suo (particolare) carattere con cui è capace di restare aggrappato alla sfida anche nelle situazioni più improbabili, come accaduto nell’atto finale dell’Accenture, contro Jason Day (clamorosi i colpi giocati da dietro un cactus). Il transalpino e McDowell, in coppia fissa per l’Europa, potrebbero incontrarsi in semifinale e dare vita ad un duello dall’elevato tasso di spettacolarità. Può ambire al successo anche l’unico statunitense in gara, quel Patrick Reed capace di conquistare 3,5 punti personali sui 4 a disposizione. Dopo aver zittito il pubblico durante la domenica non riceverà, probabilmente, un’accoglienza calorosa, ma il giovane americano sembra trovarsi a proprio agio in un clima di tensione. Henrik Stenson avrà le sue belle gatte da pelare per superare il girone, ma una volta acquisita fiducia il n°5 al mondo potrebbe arrivare fino in fondo e, chissà, prendersi una rivincita proprio su Reed, suo carnefice nel singolo di Ryder. Nella prima fase, lo svedese dovrà vedersela con un Thongchai Jaidee sicuramente agguerrito e pronto a voler compiere quel passo in più che è mancato lo scorso anno.
Il thailandese partirà, però, leggermente indietro nella griglia di partenza, al pari del gallese Jamie Donaldson, autore del punto decisivo a Gleneagles, dell’olandese Joost Luiten, vincitore dell’Open del Galles qualche settimana fa, e dello scozzese Stephen Gallacher, in cerca di riscatto dopo la mediocre Ryder Cup giocata davanti al suo pubblico. Cercherà di dare continuità al fine settimana appena trascorso il francese Alexander Levy, vincitore di un mutilato Portugal Masters, mentre Francesco Molinari punterà ad agguantare quantomeno il quarto di finale raggiunto lo scorso anno. Il torinese è stato sorteggiato nell’insidioso Palmer Group, con i sopraccitati Stenson e Jaidee e il sudafricano George Coetzee. Un Molinari solido come nel suo stile e con un putt magari di livello superiore al convenzionale non farebbe fatica a spuntarla contro tutti e tre, ma se non dovesse trovare il ritmo giusto all’azzurro le porte potrebbero chiudersi anche velocemente. Possono diventare delle sorprese il finlandese Mikko Ilonen, lo spagnolo Pablo Larrazabal, lo svedese Jonas Blixt e l’inglese Paul Casey.
Palmer Group
Henrik Stenson
Thongchai Jaidee
Francesco Molinari
George Coetzee
McCormack Group
Jamie Donaldson
Patrick Reed
Jonas Blixt
Paul Casey
Gabrielsson Group
Victor Dubuisson
Stephen Gallacher
Shane Lowry
Pablo Larrazabal
Larsson Group
Graeme McDowell
Joost Luiten
Mikko Ilonen
Alexander Levy
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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com
Foto: Official Twitter JOE.ie