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Sci alpino, Sofia Goggia: “Alla ricerca della solidità”

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MILANO – “A volte mi capita di essere presa dalla smania di strafare. Invece mi devo rendere conto che ho 22 anni, ho già subìto quattro operazioni alle ginocchia e quindi non devo avere fretta di ritornare immediatamente ai livelli dove vorrei stare“: Sofia Goggia sa di non essere al top dopo la lunga riabilitazione, che ha fatto seguito alla rottura del legamento crociato e del collaterale rimediate un anno fa a Lake Louise, e dunque vuole avventurarsi nella nuova stagione senza troppe illusioni.

Voglio stare bene, questo è l’unico obiettivo che mi pongo. No, non guardo ai Mondiali di Vail: se in pista dimostrerò di meritarmi la convocazione allora ci andrò, ma in ogni caso vivrò davvero gara dopo gara” ha aggiunto la finanziera bergamasca nel corso di Fisi in Tour. La tempra di questa ragazza, comunque, è fuori discussione: quando altre avrebbero magari preso in seria considerazione l’ipotesi di dire basta a fronte di un vero e proprio accanimento della sfortuna, lei si è rialzata. Un’altra volta. Facendo fatica, ovviamente. Con la consapevolezza di “conoscere bene cosa voglio dare, e al momento non sono in condizione di garantirlo. Devo trovare solidità, ecco, perfezionando il gesto tecnico e la posizione sugli sci, proprio perché ho ancora tanti anni di carriera davanti” L’estate della giovane lombarda è stata caratterizzata da un lavoro concentrato principalmente sulle discipline veloci, dove tornerà di scena proprio a Lake Louise: “Ricominciamo da lì, per sfatare un tabù e ricercare certe sensazioni che ben conosco“. E se queste sensazioni torneranno, allora quella strada difficoltosa ma illuminata da lampi di pura classe, come il clamoroso quarto posto ai Mondiali di Schladming e la settima piazza nel superg di Beaver Creek della passata stagione, riprenderà ad essere…in discesa.

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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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